Il ribelle Cantona premiato dalla UEFA: “Un uomo che non scende a patti con nessuno e che dice sempre quello che pensa”

Contro la ribellione, le possibili alternative sono due. O la si combatte, oppure si cerca di farla propria, incanalandola in binari meno distruttivi. Ma quando c'era in campo Eric Cantona, l'opzione numero due era decisamente impraticabile. Sarà una deformazione...nazionale, ma il francese è stato per anni il simbolo di una vera e propria rivoluzione, sia in Premier League che nel calcio mondiale. Irrequieto, impossibile da far tacere e imprevedibile, sia col pallone tra i piedi che...con i piedi e basta. Anche quando ha smesso di giocare, King Eric non si è mai inchinato alle logiche del nuovo calcio, del business.

PREMIO - E come in ogni film che si rispetti, è finita che sarà il calcio (vecchio o nuovo che sia) ad inchinarsi a lui. Come riporta AS, il transalpino riceverà dal presidente Ceferin l'UEFA President's Award in occasione dei sorteggi della fase a gironi di Champions League. Il premio, nato nel 1998, è un riconoscimento a risultati straordinari, eccellenza professionale e qualità umane esemplari. Nel corso degli anni è stato consegnato, tra gli altri, a Paolo Maldini, Alfredo Di Stefano, Gianni Rivera, Johan Cruijff e Francesco Totti. E l'edizione 2019 vede premiato il rivoluzionario del pallone. Uno che, come spiega Ceferin, ha cercato di fare la differenza non solo in campo.

CALCIATORE E UOMO - "Questo premio non è solamente un riconoscimento alla sua carriera come calciatore di altissimo livello, ma anche alla persona che è. Un uomo che non scende a patti con nessuno, che difende i suoi valori, che dice sempre quello che pensa e, in particolare, che mette anima e corpo per appoggiare le cause in cui crede". Dopo il ritiro, infatti, Cantona è stato protagonista di tanti divertenti segmenti video in cui parla del calcio moderno, ma è stato soprattutto impegnato in campagne sociali, volte a migliorare la vita delle persone meno fortunate. Sempre, ovviamente, con quell'aria scanzonata che ha reso celebre il ragazzo di Marsiglia. E dopo aver conquistato l'Inghilterra (il che, partendo dalla Francia, non è mica semplice), ora King Eric...si prende tutta l'Europa.