Quando il Porto assunse anche una chiromante: stipendio da 15mila euro al mese
(Photo by Octavio Passos/Getty Images)
In Portogallo hanno deciso di assumere nuovo personale nello staff: nessun innesto tecnico. Piuttosto scaramantico.
Redazione Il Posticipo
Non è stato esattamente un periodo indimenticabile per il Porto, che negli ultimi mesi è incappato in una serie di eventi negativi a livello sportivo e societario. Eppure in Portogallo, sin da luglio, avevano deciso di correre ai ripari assumendo nuovo personale nello staff: nessun innesto tecnico. Piuttosto scaramantico. La rosa della squadra di Sergio Conceicao ha infatti, come riporta A Bola, ingaggiato una chiromante.
PERIODACCIO - Una scelta evidentemente dettata da una serie di sventure e delusioni. Anche se sinora i risultati non sono arrivati. A fine novembre le forze dell'ordine si sono presentate presso gli uffici del club con un mandato di perquisizione nell'ambito di un'indagine su presunte irregolarità legate al trasferimento dei calciatori. In seguito, la squadra si è giocata la qualificazione agli ottavi di finale in Champions in casa con l'Atletico senza riuscire a sfruttare il fattore campo del Dragao. Partita chiusa con l'eliminazione, la rissa e una sanzione al tecnico per le critiche sull'operato arbitrale.
La veggente che ha una stipendio mensile di tutto rispetto. Si parla di 15.000 euro. Una scelta garantita dalla dirigenza. La signora Maddalena Aroso era trattata alla stregua di una dipendente dello staff causando anche qualche disagio. Questione di libri... paga. A Bola spiega che la chiromante è trattata dai dirigenti come un "medico" ed è entrata a libro paga lo scorso luglio provocando qualche disagio dall'interno del club. Il suo stipendio era ben al di sopra di quello dei vari componenti della struttura del club. La notizia, fra l'altro è emersa solo in seguito all'inchiesta sull'operazione cartellino rosso. Non sono mancate ovviamente le ironie, legate soprattutto agli emolumenti. La chiromante non segna gol, ma aiuterà a farli o a evitarli. E guadagna così perché, esattamente come chi scende in campo e chi guida la squadra, il suo lavoro è legato ai risultati.