Adil Rami, come riportato da Le Parisien ha regalato un estintore a ogni componente della nazionale francese in vista dell'Europeo. Un pensierino sui generis, ma che non sorprende chi ricorda quanto accaduto nel 2018, quando la selezione di Deschamps si è portata a casa la Coppa del Mondo. Compreso Rami, che pur non giocando neanche un minuto, si è fregiato del titolo iridato.
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Il pensiero del dolce Rami: regala un estintore a ogni giocatore della Francia. Questione di scaramanzia…
Un regalo sui generis, ma che non sorprende chi ricorda quanto accaduto nel 2018, quando la selezione di Deschamps si è portata a casa la Coppa del Mondo
MEMORIA - Il motivo di questo regalo è spiccatamente scaramantico: tutto risale alla notte del 30 giugno 2018 quando la Francia festeggia la vittoria contro l’Argentina che vale il passaggio ai quarti di finale e alimenta l'autostima di un gruppo che inizia a credere nella grande impresa. Rami, era chiuso in camera sua a giocare a Fortnite. I compagni di squadra però volevano festeggiare la vittoria appena ottenuta e coinvolgere tutti... compreso Rami che invece non aveva alcuna voglia di abbandonare la sua missione. Il problema è che l'ex difensore del Milan si fa prendere la mano. Anche troppo. La situazione diviene immediatamente fuori controllo perché il difensore decide di trasformare la realtà virtuale in reale. Rami si arma dell’estintore più vicino per “debellare” i nemici. E così in mutande ed elmetto, prova ad azionare l'estintore. Peccato che non lo sappia usare. I fumi invadono la stanza dell’hotel. E scoppia il caos.
CAOS - Arrivano tutti, Deschamps compreso. Il CT è in pigiama. Ed è proprio in quel momento, come confessato a TF1 che il calciatore francese ha pensato che l’episodio potesse trasformare il suo mondiale, vissuto già da comprimario, in un dramma. Del resto, dopo quella bravata, l'hotel era stato evacuato. E Deschamps lo ha evidentemente spaventato più dell'arrivo della polizia e dei pompieri. Inevitabile, in quel momento, pensare ad una condanna. Invece arriva la grazia. Molto più importante, evidentemente, la scaramanzia della bravata. Prima della sfida tutti i compagni toccavano i suoi baffi come portafortuna. E Deschamps, che ha alzato una coppa del mondo al cielo in una nazionale in cui Blanc baciava la "pelata" di Barthez prima di ogni sfida, lo ha perdonato. Visti i risultati, ha fatto benissimo. E con due anni di ritardo, arriva anche un cadeau...
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