L'esperienza all'Atletico Madrid di Matheus Cunha non è decisamente finita nella maniera migliore. L'attaccante, che era arrivato al Civitas Metropolitano nell'estate 2021, ma dopo appena una stagione e mezza ha fatto le valigie. Per lui, che ha già avuto esperienze europee al Sion, al Lipsia e all'Hertha Berlino, c'è il trasferimento in prestito con obbligo di riscatto al Wolverhampton, alla corte di un altro nuovo arrivato come Julen Lopetegui. Da parte di Cunha c'è stato un messaggio social in cui ha salutato la squadra, non senza qualche riferimento neanche troppo velato alle scelte di Simeone. "Il calcio è così, come qualsiasi altro lavoro, c'è chi comanda, che ha le sue gerarchie e prende le sue decisioni. Ma tu anche devi prendere le tue".

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Il padre di Cunha attacca Simeone: “Con il suo modo di giocare, impossibile che gli attaccanti facciano bene”
L'attacco a Simeone
—Insomma, un rapporto con il tecnico che non è mai decollato, come dimostrano i numeri: 54 presenze e 7 reti, ma quasi mai cominciando la partita da titolare. Certo, la concorrenza all'Atletico è sempre stata alta, come dimostrano le panchine anche di calciatori come Griezmann e Joao Felix, ma Cunha si aspettava più spazio. Così come se lo aspettava il padre dell'attaccante, che parlando a Globoesporte ha segnalato come con il Cholo i centravanti abbiano vita davvero complicata. "Con il modulo di Simeone nessun attaccante ha la possibilità di fare bene. È molto complicato". Dunque, meglio andarsene. "Credo che il trasferimento al Wolverhampton sarà straordinario, lo aspetto con ansia".
L'offerta dei Wolves
—E se per Simeone c'è la frecciata, per Lopetegui solo parole al miele. "Va dove c'è un buon allenatore che lo cercava da un po'- Un allenatore di livello internazionale. E speriamo che questa cosa vada bene". E l'Atletico, vista la situazione, ha accettato l'addio dell'attaccante di buon grado, considerando che arriveranno tra i 40 e i 50 milioni per il riscatto. "È arrivata la proposta di acquistarlo e l'Atletico non poteva dire di no. Magari il presidente voleva tenerlo, i tifosi anche, ma bisognava trovargli posto in campo. Stava bene a Madrid, ma sono cose che nel calcio succedono". Soprattutto se, con Simeone, le cose non vanno bene...
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