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Il nuovo Mourinho non spende più un euro: “Non ho bisogno di giocatori per gennaio”

(Photo by Sebastian Widmann/Bongarts/Getty Images)

Il tempo passa e le cose cambiano, a volte anche gli allenatori. Lo Special One è stato un manager spesso scomodo per i suoi presidenti in sede di mercato, nella sua nuova vita al Tottenham però sembra aver cambiato completamente registro...

Redazione Il Posticipo

Il Tottenham viaggia spedito verso il quarto posto in Premier e José Mourinho non vuole rompere il giocattolo. Gli Spurs si sono rilanciati agli ordini dello Special One dopo l'esonero di Mauricio Pochettino, che lo scorso anno ha guidato la squadra in finale di Champions: l'ex manager di Manchester United e Chelsea ha lavorato sulla testa dei giocatori che hanno ritrovato motivazioni che sembravano smarrite all'inizio della stagione. Con un paio di acquisti gli Spurs potrebbero andare persino oltre il quarto posto? Al momento Mou non ci vuole nemmeno pensare.

UN ALTRO MOU - Soldi, soldi, tanti soldi: il portoghese è stato un manager spesso scomodo per i suoi proprietari soprattutto in concomitanza delle finestre di mercato. Oggi Mou però è cambiato come ha fatto intendere nella conferenza stampa di presentazione al Tottenham. Il portoghese ha vinto 4  delle ultime 5 gare di Premier ed è felice come spiegato ai microfoni di Sky Sports: "Sono rilassato perché ho trovato questo club come me lo aspettavo. Daniel Levy non vuole spendere molto, ma non sono arrabbiato. Sapevo che sarebbe andata così, me lo aveva detto. Era tutto chiaro. Non ci sono segreti e questa cosa mi rende felice. Non mi piace restare sorpreso dalle cose. Se preferirei avere 300 milioni da spendere a gennaio? No, non ho bisogno di giocatori". Mou è proprio cambiato...

SOGNO CHAMPIONS - Il maestro Mou affronterà il suo ex allievo Frankie Lampard, che alla vigilia si è lasciato andare a una frecciata nei confronti del suo ex allenatore. Il portoghese non ci pensa e non crede che il Chelsea sia in crisi nonostante le 4 sconfitte nelle ultime 5 giornate: "Non esiste un momento buono per giocare contro il Chelsea. Quando sono arrivato avevamo 12 punti di svantaggio dal quarto posto e la Champions era un miraggio, ora sono diventati 3. Sarebbe fantastico ridurre il divario da 12 a 0 così rapidamente". Dopo il Chelsea, gli Spurs sfideranno Brighton, Norwich e Southampton e poi ci sarà il terzo turno di FA Cup: tutte gare abbordabili che potrebbero permettere al Tottenham di allungare la striscia di risultati utili di fila. Per questa ragione Mou non vuole spendere?