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Il Niño…fa i capricci: Torres non prende bene la sostituzione e manda a quel paese Ficcadenti

Campione del mondo nel 2010, Fernando Torres, oggi milita in prima divisione giapponese. Avrebbe dovuto risollevare le sorti della squadra ma quando il mister lo richiama in panchina lui… sbraccia.

Redazione Il Posticipo

Che un bambino possa avere degli atteggiamenti manifestanti palese disaccordo con le autorità ci può stare. Chi di noi, a scuola non era convinto che un insegnante ce l’avesse con lui? Chi non sentiva di essere vittima di un’ingiustizia se impossibilitato a giocare o a fare qualche marachella? I bambini sono fatti così e quindi Massimo Ficcadenti non deve stupirsi se el Niño, che in spagnolo significa bambino, Torres ha reagito abbastanza malamente alla sostituzione.

BRAVO MA NON SI IMPEGNA - Il “piccolo” Fernando, con il suo approdo nell’estremo oriente, avrebbe decisamente dovuto contribuire a risollevare le sorti del Sagan Tosu. I risultati personali parlano piuttosto chiaro: un solo goal in undici partite, sette delle quali disputate per intero, dopo qualche comparsa a singhiozzo per mettere minuti nelle gambe. Il ‘bambino’ è bravo ma non si impegna!

IN COMPENSO... - In ogni caso il ragazzo gioca bene anche se non segna molto. La classifica parla chiaro: da quando lo spagnolo è giunto in Giappone la squadra ha guadagnato sedici punti su un totale di trenta in ventisette giornate. Non è malaccio, ma la squadra è ancora a rischio retrocessione. In ogni caso, visto il gran minutaggio al quale è stato sottoposto il trentaquattrenne nelle ultime settimane, il mister ha deciso di garantirgli circa un quarto d’ora di riposo extra nella partita contro il Kashiwa Reysol.

IL CAMBIO - Neanche a dirlo, come riporta Mundo Deportivo, Torres non l’ha presa benissimo. Si è avvicinato alla linea di bordocampo, ha salutato il compagno in procinto di sostituirlo e andando a prendere posto in panchina si imbatte in mister Massimo Ficcadenti, ex centrocampista di Verona e Torino. Il mister gli dà un’amichevole e probabilmente compiaciuta pacca sulla schiena, Fernando si volta e con un’espressione piuttosto eloquente sembra dire qualcosa in maniera particolarmente animata al coach mentre sbraccia e sembra mandarlo a quel paese. Come...un bambino a cui è stato tolto il pallone. Del resto, Niño si nasce...