Quando si dice "portarsi un'esperienza sulla pelle". Il mondiale ha lasciato una squadra vincitrice, la Francia, trentuno sconfitte e soprattutto molti...segni. Sia sul corpo dei protagonisti, che hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo, che su quello...dei tifosi. Nulla come una Coppa del Mondo, infatti, attrae promesse e scommesse ad alto potenziali di rischio. A qualcuno è andata male, come al tifoso inglese che ora ha tatuato addosso il trofeo e tutta la rosa dell'Inghilterra, che però è arrivata quarta. Magari aspettare il 15 luglio sarebbe stata una buona idea... Ma la Francia la coppa l'ha sollevata e, come riporta il Sun, più di qualcuno in terra transalpina ha mantenuto la parola data.
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Il mondiale…sulla pelle: calciatore francese si tatua il viso di Kantè
"Se vinciamo il mondiale, mi tatuo". Lo hanno detto in molti e anche chi non ha visto la sua nazionale alzare la Coppa alla fine lo ha fatto. Ma Alain Bulteel, terzino dilettante transalpino, si è superato. E ora sulla sua schiena campeggia il...
TATUAGGIO MONDIALE - Come Alain Bulteel, che nella vita ha...sempre a che fare con i prati. Quelli dei campi (ammesso che siano in erba) della Ligue de Grand Est de Football, una divisione dilettantistica francese, che calca da terzino sinistro. E quelli delle case, dato che lavora come giardiniere e paesaggista. Beh, ora il calciatore prestato al giardinaggio la Coppa del Mondo vinta dalla squadra di Deschamps non se la dimenticherà più. Tutta colpa...di N'Golo Kantè, il cui viso ora campeggia sulla schiena del buon Alain. Una scommessa folle, di quelle che si fanno nell'euforia di un mondiale appassionante come quello dei Bleus. "Se vinciamo, mi tatuo un calciatore della nazionale".
MODELLO - Detto, fatto. Una scommessa è una scommessa, soprattutto se fatta con i compagni di squadra. E non ci si può certo tirare indietro. "Ho scelto proprio Kantè per il suo sorriso, perchè è timido, modesto e perchè ha un palmares che fa impressione. È un tatuaggio perfetto, che rimarrà con me per tutta la vita". Un modello sul campo, dunque, ma anche nella vita di tutti i giorni. E c'è da dire che l'opera d'arte è riuscita davvero bene, al punto che la tatuatrice ha cominciato a diffondere la foto, che ha fatto il giro dei social network e ha fatto conoscere al mondo la storia di Alain Bulteel. Chissà se ora Kantè lo passerà a trovare, magari durante un allenamento del Niederbronn, la squadra del terzino tatuato. Ma se così fosse, si prospettano tempi duri per il buon Alain. Un conto è avere Kantè...tatuato dietro la schiena, un altro è stargli dietro sul campo da gioco!
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