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Il giorno in cui Mou ha…salvato Ben Haim da Drogba: “Sabato mi serve vivo, se vuoi puoi ammazzarlo la settimana prossima”

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Lo Special One, con il passare degli anni, si è scoperto più allegro. Ma chi lo conosce bene come Sidwell può testimoniare che in fondo questo lato divertente del genio di Setubal c'è sempre stato, anche quando era difficile immaginarlo...

Francesco Cavallini

L'ultimo periodo ha fatto scoprire al mondo del calcio un Mourinho diverso da quello che ha fatto la storia con il Porto e con l'Inter. Lo Special One, con il passare degli anni, si è scoperto più calmo, meno polemico e sicuramente più allegro. Le telecamere di Amazon lo hanno testimoniato con il documentario sugli Spurs e anche ora che è alla Roma la presenza sui social, con post particolarmente ironici, segnala che il vecchio Mou, quello irascibile e in eterna lotta con il mondo intero, c'è ancora ma si fa vedere molto di meno. Ma chi conosce bene il tecnico portoghese può testimoniare che in fondo questo lato divertente del genio di Setubal c'è sempre stato, anche quando era difficile immaginarlo.

"LO AMMAZZO"

A spiegarlo c'è Steven Sidwell, classe 1982, ora svincolato ma che nel 2007/08, dopo ottime annate al Reading, viene acquistato dal Chelsea. E come ha riportato qualche tempo fa AS, l'inglese si imbatte in un episodio perlomeno particolare in allenamento. "In quello spogliatoio c'erano molti leader: Terry, Lampard, Essien, Drogba, Ballack... E in allenamento la gente si massacrava, mi ricordo una volta Essien ha fatto un'entrata su Shevchenko che per poco non lo spacca in due". Ma c'è qualcuno a cui è meglio non fare brutti tackle. "Un giorno Ben Haim entra fortissimo su Drogba, Didier si alza e dice 'adesso lo ammazzo'. E Mourinho subito gli ha risposto: 'sabato mi serve vivo, se vuoi puoi ammazzarlo la settimana prossima'".

FAMIGLIA

Un modo come un altro per stemperare la tensione, anche se, spiega Sidwell, "a Mourinho piaceva quando succedevano cose del genere". Quello sarebbe stato l'ultimo anno (salvo poi tornare a Londra tempo dopo) dello Special One sulla panchina dei Blues. E il suo addio, arrivato dopo una brutta figura in Champions League, scuote tutto lo spogliatoio, dove il portoghese è idolatrato. Nessuno però ci rimane male come Drogba, come ha spiegato tempo fa lo stesso Sidwell ai microfoni di ABola. “Quando Mourinho se n'è andato, Drogba è rimasto da solo, a piangere disperato. Di certo l'addio più difficile per Mou è stato quello al Chelsea. Molti giocatori sono stati con lui per tantissimo tempo e c'era un ambiente familiare". E in una famiglia, se proprio ci si vuole ammazzare a vicenda, meglio farlo...dopo la partita!