Continua la battaglia del fisco spagnolo contro i calciatori che nel corso degli anni hanno evitato di pagare parte delle loro tasse. E dopo che i giudici hanno condannato campioni del calibro di Messi e Cristiano Ronaldo, stavolta tocca a Diego Costa difendersi dalla stessa accusa. Come spiega Mundo Deportivo, l'attaccante dell'Atletico Madrid dovrà presentarsi davanti alla corte giovedì 4 giugno, per rispondere dei mancati versamenti dell'imposta sulle persone fisiche del 2014, anno in cui il calciatore si è trasferito al Chelsea. Un giudizio che dovrebbe chiudere una controversia iniziata più di un anno fa, quando l'agenzia tributaria spagnola ha reso pubbliche l'accusa di aver evaso le tasse.

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Il fisco spagnolo contro Diego Costa: per l’attaccante chiesti sei mesi di carcere e mezzo milione di euro di multa
Continua la battaglia del fisco spagnolo contro i calciatori che nel corso degli anni hanno evitato di pagare parte delle loro tasse. E dopo che i giudici hanno condannato campioni del calibro di Messi e Cristiano Ronaldo, stavolta tocca a Diego...
SPONSORIZZAZIONE - Il tutto, spiega EFE, nasce da un contratto di sponsorizzazione con l'Adidas, che Diego Costa ha firmato a inizio 2014, prima di trasferirsi al Chelsea. Secondo il fisco, il valore del contratto andava dichiarato nella sua totalità in Spagna, visto che quando è stato sottoscritto e per altri sei mesi lo spagnolo è stato residente a Madrid. Dal canto suo il calciatore ha sostenuto che, come residente in Inghilterra dall'estate di quell'anno, non era obbligato a farlo. Da qui il contenzioso, che ora dovrebbe avere a breve il suo atto finale. Per Diego Costa l'accusa chiede sei mesi di carcere e una multa di mezzo milione di euro. Come molti dei suoi colleghi, però, anche in caso di condanna l'attaccante non dovrà scontare la pena in prigione.
CONTENZIOSO - La posizione del Colchonero, inoltre, non è troppo complicata, anche perchè non ci sono di mezzo società fittizie o paradisi fiscali, come è invece accaduto spesso in casi simili. Diego Costa non ha nascosto di aver ricevuto i soldi della sponsorizzazione e lo ha fatto direttamente sui suoi conti bancari in Spagna. Di conseguenza, spiega MundoDeportivo, il fisco spagnolo non ha individuato un tentativo fraudolento di evasione, quanto piuttosto un vero e proprio contenzioso sulla necessità di versare il dovuto oppure no. In ogni caso, la morsa delle autorità spagnole si stringe su un altro grande protagonista del calcio. E considerando i nomi coinvolti, si può ben dire che l'Hacienda non guarda davvero in faccia a nessuno.
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