Il dodicesimo uomo del Real non è il Bernabeu ma… Rudiger

Dodicesimo uomo in campo del Real. Non è il Bernabeu, ma il ruolo che Ancelotti ha cucito addosso a Rüdiger. L'ex centrale di Roma e Chelsea non è ancora riuscito a entrare stabilmente nel quartetto difensivo del tecnico italiano. E la sensazione è che non ci riuscirà molto presto. Del resto i numeri parlano chiaro. Ancelotti ritiene che la linea difensiva capace di vincere Liga e Champions si sia guadagnata il merito di continuare. Carvajal, Militao, Alaba e Mendy sono, al momento, non si toccano.

CONFERMA

Ancelotti, al momento dell'acquisto di Rudiger aveva l'idea di metterlo al fianco di Militao e restituire ad Alaba la fascia sinistra. Non aveva fatto i conti con Mendy che, evidentemente motivato dalla concorrenza, ha tirato fuori il meglio di sé. Risultato: Rüdiger non è riuscito a scrollarsi di dosso l'etichetta di "quinto difensore". Né la sua straordinaria prestazione, né il suo buon adattamento con i compagni di squadra, né la professionalità che trasuda quotidianamente, hanno fatto cambiare ad Ancelotti la sua tesi. Se quattro moschettieri stanno bene, giocano senza se e senza ma.

TITOLABILE

Secondo i numeri di AS, Rüdiger ha una certa considerazione: 430' finora in questa stagione. Anche più di Militao. Il brasiliano, complice l'infortunio rimediato a Glasgow ha saltato il secondo tempo del Celtic e le partite contro Lipsia e Maiorca. Rüdiger ne ha approfittato, tesaurizzando l'occasione. Ha segnato il suo primo gol con la maglia del Real Madrid e in tutto ha giocato fino ad ora nove partite. Tuttavia ne ha iniziate solo quattro dall'inizio. E la metà per scelta tecnica mentre l'altra per forza maggiore: Militao non c'era. Per essere una riserva, ha comunque numeri straordinari. È il giocatore che vince più duelli aerei in Primera e, secondo un report di Olocip , l'interprete del ruoo che genera più impatto dietro Vinicius, Rodrygo, Valverde e Modric. Quando gioca, è una garanzia. Ma al momento non gli basta per essere titolare.