La Spagna vince con l'Albania con una rete di Dani Olmo nel finale La vera vittoria, però, è di Luis Enrique. Giocare la sfida amichevole a Barcellona è stata una scelta carica di significato. E, a conti fatti, azzeccata. E c'era molta attesa e curiosità intorno al ritorno della Roja in Catalogna. I dubbi sono stati fugati al momento dell'inno nazionale. Incitamenti e applausi per una squadra che ha fatto innamorare il pubblico trasversalmente.

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Il capolavoro di Luis Enrique: la Spagna torna in Catalogna e raccoglie applausi e consensi
Giocare la sfida amichevole a Barcellona è stata una scelta carica di significato. E, a conti fatti, azzeccata.
CATALOGNA - Un messaggio carico di significato, quello proveniente da Barcellona. Come riportato da Marca, l'ex allenatore di Roma e Barcellona e la Federazione sono riusciti in un piccolo miracolo. Quattro anni fa sembrava impossibile un ritorno della nazionale in terra catalana. Invece la realtà è stata cantata sugli spalti. Viva la Spagna. Tre parole che racchiudono il ritorno alla normalità. Secondo quanto riportato oltre i Pirenei, la sfida con l'Albania è stata caratterizzata da una presenza copiosa di bandiere spagnole. Famiglie che volevano godersi una partita di calcio e trasferire un'atmosfera di festa ai giocatori e a tutti coloro che stavano guardando la partita in televisione.
RICONOSCENTE - Luis Enrique, a fine partita, ha espresso tutta la sua riconoscenza. Del resto nessuno come lui poteva fungere il ruolo di "sarto" nel ricucire il tessuto sociale locale con quello nazionale. " Sono felicissimo di essere qui. Questa è una terra bellissima. La Catalogna è rispettata e mi rispetta. Sono felice di essere qui. Abbiamo finito nel migliore dei modi al 90° minuto dopo aver passato tanti anni lontano da questa città".
ANALISI - Spazio anche per la partita, portata a casa non senza qualche sofferenza di troppo. Reja ha accarezzato a lungo l'idea di un prestigioso pareggio. Luis Enrique rende omaggio all'avversario." Eravamo consapevoli della difficoltà insita in una sfida contro un avversario di grande valore. Nella prima parte la squadra ha girato un po' a vuoto perché i giocatori si muovevano più della palla e questo ha portato a perdere le misure in campo e a non avere il pieno controllo della situazione. La seconda parte è andata molto meglio. Sono comunque molto contento dell'atteggiamento di fronte alle difficoltà. Nessuno vince passeggiando nel calcio di oggi"
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