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Il calcio tedesco verso la ripartenza, Neuer avvisa: “Il mondo ci guarda, è una responsabilità enorme”

Se la Bundesliga dovesse riaprire i battenti, sarebbe al centro dell'attenzione di tutto il mondo del pallone, ansioso di capire se c'è un modo di tornare a giocare prima che la pandemia di coronavirus sia del tutto debellata. Una situazione che...

Redazione Il Posticipo

Il calcio tedesco, nonostante le polemiche del caso Kalou e il terrore di scoprire nuovi positivi, si avvia verso la ripartenza. Se la Bundesliga dovesse riaprire i battenti, sarebbe al centro dell'attenzione di tutto il mondo del pallone, ansioso di capire se c'è un modo di tornare a giocare prima che la pandemia di coronavirus sia del tutto debellata. Una situazione che prevede la massima responsabilità, non solo da parte del governo tedesco e delle società, ma anche e soprattutto per quello che riguarda i calciatori e i loro comportamenti.

OCCHI PUNTATI - E quindi, dalle colonne del Frankfurter Allgemeine Zeitung, prende la parola il capitano del Bayern e della nazionale tedesca. Manuel Neuer lancia un appello ai suoi colleghi, spiegando che il ritorno in campo della Bundesliga può cambiare le sorti future dello sport più amato del mondo. "Parlo della famiglia del calcio e delle partite con piena conoscenza della situazione. Sappiamo che ci saranno dati dei suggerimenti da mettere in pratica per la ripartenza dei campionati e se questo sarà possibile si tratta di una decisione che avrà conseguenze su tutto il calcio, fino ai club dilettantistici e alle nuove generazioni. E persino su tanti altri sport. Gli occhi di tutti i paesi d'Europa, anzi del mondo, saranno puntati su di noi".

RESPONSABILITÁ - E per "noi", Neuer intende anche i calciatori. Considerando il caos mediatico che ha circondato Kalou, che in un video si è mostrato totalmente disinteressato alle indicazioni date dai governi per evitare i contagi, meglio che il portiere, da rappresentante della categoria, metta subito in chiaro che i primi a dover rispettare le regole dovranno essere proprio quelli che vanno in campo. "Si tratta di una responsabilità enorme, di cui dobbiamo essere coscienti fino all'ultima cellula del nostro corpo. Dobbiamo capire che questa situazione è importantissima anche per noi stessi. Come modelli di comportamento, siamo parte di una società. Noi vogliamo solo giocare a calcio, ma in questo momento non basta". Così parlò Kaiser Manuel...