Fare una squadra "dei migliori" non è mai semplice, perchè ci sono da prendere in considerazione parecchie variabili. Ed è anche abbastanza complicato trovarsi d'accordo con chi la compila, perchè i gusti sono talmente personali che calciatori che a una persona sembrano imprescindibili non vengono neanche menzionati da qualcun altro. Considerando che è impossibile trovarsi d'accordo persino sul best 11 di una singola giornata di campionato, figurarsi cosa può succedere se si prende in considerazione un periodo così ampio e florido per il calcio mondiale come gli anni Novanta. Chi si prende la briga di definire la sua squadra ideale della decade? Addirittura il tecnico campione d'Europa, Thomas Tuchel.

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Il best 11 degli anni Novanta di Tuchel fa discutere: il tedesco si dimentica…un Fenomeno e non solo!
Chi si prende la briga di definire la sua squadra ideale di una decade piena di campioni? Il tecnico campione d'Europa. Che però fa esclusioni eccellenti...
I MIGLIORI - Il tedesco si gode le meritate vacanze dopo un anno che è stato a dir poco turbolento. A Natale era a casa in Germania senza una squadra, dopo che il PSG lo aveva appena esonerato. A fine maggio invece era a Porto ad alzare la Champions League con il Chelsea, che lo ha chiamato a febbraio per sostituire Lampard. E ora che ha dimostrato il suo valore, parlando con il Sun, decide di rispondere ad un annoso quesito: qual è il miglior undici possibile, prendendo in considerazione gli anni Novanta? Il tedesco non si è sottratto e ha scelto un classico 4-4-2 pieno di talento: Schmeichel, Roberto Carlos, Desailly, Ronald Koeman, Javier Zanetti, Deschamps, Zidane, Seedorf; Figo, Raul e Rivaldo. Una squadra che farebbe paura a chiunque, ma in cui molti hanno trovato assenze importanti.

ASSENZE - Ragionandoci su, Tuchel sembra essersi perlomeno...dimenticato di alcuni calciatori che hanno fatto la storia del calcio e non solo in quella decade. Mancano infatti il Fenomeno Ronaldo, ma anche Kahn, Maldini o Cafù. Ovviamente, visto che al massimo ci possono essere solo undici calciatori, qualche esclusione importante deve esserci per forza, ma la scelta di Raul davanti al brasiliano o l'assenza di Cafù, a cui è stato preferito Zanetti (che a ben vedere ha dato il massimo della sua straordinaria carriera nella decade successiva), fanno rumore. Il tecnico tedesco, però, con tutta probabilità non si preoccuperà troppo delle critiche che potrà ricevere per la sua selezione. Gli basterà guardare la Champions League che ha portato a Stamford Bridge contro ogni pronostico per pensare che forse in fondo ha comunque ragione lui...
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