Tre anni fa, la morte di Cruijff lasciava tutti gli appassionati di calcio orfani del più grande talento europeo. Tuttavia l’impronta rivoluzionaria lasciata in eredità dal talento olandese è ancora vivo e sarà ricordato dalla squadra che più di ogni altra ne ha beneficiato. Il Barcellona.
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Il Barcellona ricorda Cruijff alla Masia: prima e dopo Johan, mes que un club
A tre anni dalla scomparsa, la Masia ricorda Cruijff e l’impronta rivoluzionaria lasciata in eredità. Il talento olandese è ancora vivo e sarà ricordato dalla squadra che più di ogni altra ne ha beneficiato: il Barcellona.
RICORDO – C’è un Barcellona prima e uno dopo Cruijff. Dopo l’approdo dell’olandese, il club ha cambiato pelle e visione del mondo. E si è trasformato da una importante realtà ad una multinazionale vincente e riconosciuta in tutto il mondo. Il marchio di fabbrica di Cruijff, impresso nella “Masia” la casa che ha ospitato, allevato e cresciuto giocatori e allenatori che hanno scritto la storia calcistica del XXI secolo, è imperituro. E come conferma il sito del club, sarà ricordato in una iniziativa che coinvolgerà tutti i team del Barcellona maschile e femminile. L’appuntamento è fissato alla Masia, dove, in Aula Magna, sarà proiettato un docufilm su Johan. Diviso in tre aspetti: umano, calcistico e dirigenziale.
EREDITÀ – Per celebrarne il ricordo, e sottolinearne l’impegno speso per il Barça, alcuni fra gli esponenti “storici” del suo Dream Team, come Amor e Zubizzareta, entrambi giocatori allenati del tecnico olandese. Del resto, a Barcellona, e non solo, Cruijff è un monumento secondo, solo, e forse, alla Sagrada Familia. In comune, un percorso interrotto, che ne ha alimentato il mito. Cruijff, da allenatore, ha vinto quattro campionati, una Coppa delle Coppe e la prima storica, Coppa dei Campioni. Ha lasciato però, molto di più: lo stile di gioco offensivo e spettacolare, la gestione del settore giovanile. Il sistema Barça, un vero e proprio modello da imitare per la maggior parte delle società calcistiche mondiali. Un modello societario che non ha eguali, capace di unire spettacolo, risultati, crescita tecnica e umana dello sportivo e del calciatore. Johan ha insegnato a Pep Guardiola, che a sua volta ha trasmesso a Luis Enrique. E adesso tocca a Valverde...
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