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No Icardi, no party

"Icardipendenza". L'Inter con il suo numero 9 è un'altra squadra. Da solo, Icardi segna quanto tutto il Verona. E delle ultime otto reti, sei sono di marca argentina.

Luigi Pellicone

Icardi logora chi non ce l'ha. Da quando l'argentino è tornato in pianta stabile, l'Inter è tornata a vincere. Nessuno, neanche Rafinha, incide come lui: da quando è tornato ha messo la firma sui sei degli otto gol realizzati dall'Inter. Quattro a Genova, due con il Verona. Forma ritrovata giusto in tempo, in vista del derby.

No Icardi, no party

L'Inter, è un’altra. Nessuna vittoria agonica. La sfida con l'Hellas matura e si compie in modo diverso dal “solito”. L’Inter si prende i tre punti dominando. Ci pensa, come spesso accade, Icardi. L’argentino è la ciliegina sulla torta che, dopo essere stata “cotta” di stanchezza torna, complice una nuova ricetta, ad avere un certo sapore. Il puntero argentino è in crescita costante, come la squadra. Non può essere un caso, se ha ripreso a segnare da quando è stato rifornito con continuità. Icardi è e probabilmente continuerà a sembrare "pigro", quasi estraneo all’azione. Resta lì piazzato negli ultimi trenta metri. E tutto ciò che transita negli ultimi sedici lo trasforma in oro. Schema molto semplice: lasciate che il pallone arrivi a me, ed abbracciatemi. Il primo pallone che tocca, dopo il calcio d’inizio, lo mette in rete. Poi colpisce ancora. Da solo, ha segnato appena un gol in meno di tutto il Verona.

Pace fatta...con San Siro

Pace fatta, dunque. L'ennesima. Maurito è  capace di accendere e irritare la folla nerazzurra con doppiette, triplette ma anche prove anonime e con dichiarazioni (sue e del suo entourage) che lasciano la sensazione di essere un precario. La non convocazione in Nazionale, la prospettiva di non giocare il Mondiale hanno influito parecchio sul cambio di atteggiamento. Non basta segnare a raffica per entrare nel cuore dei tifosi e guadagnarsi il rispetto e la stima dei compagni. L’argentino sembra averlo capito. L’Icardi polemico, dalla lingua lunga con i media e la mano troppo lesta sui social, quello che litiga con i tifosi, è finito nel dimenticatoio.