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Icardi, una degenza che inizia a preoccupare

Mistero Icardi. Il guaio alla coscia che lo tormenta lo sta allontanando dall'Inter. Spalletti non può aspettarlo ancora per troppo tempo. Inizia a sorgere qualche dubbio sulla sua integrità, a tal punto da spingere l'Inter a guardarsi incontro.

Luigi Pellicone

Mistero Icardi. Il guaio alla coscia che lo tormenta lo sta allontanando dall'Inter. Non in termini di mercato, ovviamente, ma di automatismi. Spalletti ritiene che l'argentino possa diventare uno dei migliori attaccanti al mondo. Ma non può aspettarlo ancora per troppo tempo. Inizia a sorgere qualche dubbio sulla sua integrità, a tal punto da spingere l'Inter a guardarsi incontro.

Icardi rischia il posto da titolare?

Ovviamente sì. Anche perché in questo momento non è nelle condizioni di giocare. Nè di allenarsi con la squadra. Gli impegni con la nazionale argentina hanno aggravato una situazione preesistente di sofferenza. Risultato: Icardi non ha ancora completato una seduta con i compagni. E quando guarirà, comunque, dovrà rimettersi in condizione. Mancano venti giorni all'inizio del campionato. E a questo punto l'obiettivo più realistico è restituirlo a Spalletti per la prima giornata. Se la situazione dovesse peggiorare, non è escluso un intervento sul mercato. Anche se sinora la squadra ha dimostrato di poter fare a meno del proprio puntero.

L'Inter senza Icardi gioca meglio?

Una provocazione. Lo dicono i numeri e i detrattori: in tutte le partite giocate senza Icardi, l'Inter ha sempre vinto. C'è chi crede, davvero, che i nerazzurri potrebbero rinunciarvi? Non esageriamo. È innegabile che la presenza dell'argentino catalizzi il gioco. É un egoista, un accentratore di palloni e spazi: divora l'area di rigore senza lasciare le briciole ai compagni di reparto.Icardi tesaurizza, ma raramente inventa. Ecco perchè quando è in campo l'Inter ha un gioco molto prevedibile. Spalletti vuole lavorare su questo aspetto. Capire come si muove fuori dall'area di rigore. Completarlo. Il tecnico toscano, nella Roma, ha costruito un gioco ad hoc per Dzeko, trasformando il bosniaco da una pistola ad acqua in un Kalashnikov. Figurarsi cosa può diventare Icardi, se Eder ha iniziato a segnare con regolarità.

Il vice Icardi c'è in casa...

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