Quella tra Zlatan Ibrahimovic e la nazionale svedese è una storia lunga e complicata. Il Colosso di Malmö è stato per oltre un decennio la colonna della selezione del suo paese, ma da quando nel 2016 ha detto addio alla nazionale è diventato...una spina nel fianco. Le polemiche che hanno circondato la sua possibile convocazione per Russia 2018 non hanno aiutato la squadra e sembrava che il copione si dovesse ripetere anche per gli Europei. Poi però è arrivato un doppio dietrofront: quello di Zlatan, che ha ammesso di voler tornare, e quello del CT Andersson, che una volta parlato con il centravanti del Milan ha ovviamente deciso di considerarlo tra i possibili convocati. Ma c'è anche chi dice no.

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Ibra-Svezia, c’è chi dice no: “Non aiuterebbe la squadra. Alcuni giocatori della nazionale la pensano come me, ma non hanno il coraggio di dirlo”
Quella tra Zlatan Ibrahimovic e la nazionale svedese è una storia lunga e complicata, che però dovrebbe terminare con un lieto fine e con la convocazione per gli Europei. Ralf Edström, leggenda del calcio di quelle parti con 40 partite e 15 gol...
ERRORE - Ralf Edström, leggenda del calcio di quelle parti con 40 partite e 15 gol con la nazionale svedese, ha spiegato chiaramente ai microfoni di Sportbladet che richiamare Ibra sarebbe un errore. "Credo che sia sbagliato e che bisognerebbe evitarlo. Zlatan è il miglior calciatore svedese di sempre e ha fatto qualcosa incredibile con il Milan, ma non credo che sia possibile replicarlo in nazionale. E il problema sarebbero i compagni, hanno troppo rispetto per lui e gli darebbero il pallone anche con qualcun altro piazzato meglio. Da questo punto di vista, Zlatan non rende la nazionale più forte. Questa è una squadra in cui ognuno lavora per gli altri indipendentemente da chi è. E ho qualche problema a vedere Ibra accettare questo concetto". Insomma, un no condizionato dalla tipologia di calcio e di ambiente della attuale nazionale svedese.

CORAGGIO - Ma certamente tutti sarebbero contenti di rivedere Ibra. O forse no? Edström non è convinto neanche di quello. "So che molte persone, inclusi alcuni giocatori della nazionale, la pensano esattamente come me, ma non hanno il coraggio di dirlo apertamente. Alcuni hanno provato a mostrare felicità per il ritorno di Ibra in nazionale, ma non hanno fatto i salti di gioia". L'ex calciatore svedese, comunque, si aspetta una risposta a stretto giro di posta da Zlatan. E la prende con filosofia "Abbiamo già avuto i nostri scontri in passato. Una delle ultime volte mi ha detto che con lui in giro al massimo io avrei potuto fare il giardiniere. È stato divertente". Ma intanto, il sassolino della polemica è stato lanciato.
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