Le regole contano per tutti, ma non se ci si chiama Zlatan Ibrahimovic. Per colui che si definisce il migliore (con buona pace di Cristiano Ronaldo), non ci sono leggi che tengano. Nè quelle della gravità, come dimostrano le tante reti pazzesche in acrobazia, nè tanto meno...quelle costituzionali. Zlatan I, re d'America? Perchè no? Del resto, per Sua Maestà Ibra si possono fare eccezioni, persino in un paese come gli Stati Uniti, dove i monarchi non sono mai stati visti molto di buon occhio. Ma questo lo svedese lo accetta e infatti si candida per un altra poltrona...quella di Presidente! Anche se a ben vedere, ovviamente, non potrebbe.
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Ibra re d’America? Non proprio: “Se fossi arrivato dieci anni prima…sarei già presidente”
Re d'America? Per Sua Maestà Ibra si possono fare eccezioni, persino in un paese come gli Stati Uniti, dove i monarchi non sono mai stati visti molto di buon occhio. Ma questo lo svedese lo accetta e infatti si candida per un altra...
PRESIDENTE - Eppure, a margine della vittoria contro i Philadelphia Union, firmata con una rete e un assist, Zlatan decide che è il momento di una delle sue classiche dichiarazioni, come riporta il sito della MLS. Partendo da una domanda seria, sulla cultura calcistica degli Stati Uniti, e trasformandola, come sempre, in uno show. "Non so se sono riuscito a cambiare la cultura calcistica di questo paese, io sto solamente facendo il mio lavoro. Ma sono fortunati che non sono arrivato qui già dieci anni fa, altrimenti sarei già presidente degli Stati Uniti…”. Ecco, appunto, la tipica modestia del colosso di Malmö, che proprio perchè non è nato negli USA...non può sfidare Trump! Eppure la MLS ha decisamente subito il fascino irresistibile di Ibrahimovic, soprattutto da un punto di vista mediatico.
STELLA MEDIATICA - Difficile pensare che tutte le attenzioni rivolte al campionato statunitense sarebbero arrivate lo stesso, senza la presenza dello svedese. Eppure negli USA si sono trasferiti fior di campioni, come Pirlo, Gerrard e David Villa, ma nessuno ha avuto l'impatto comunicativo di Zlatan. Del resto, nessuno riesce a trasformare ogni singola occasione, come una semplice conferenza stampa, in oro, mediaticamente parlando. E quindi a Los Angeles, la città dello show-business, Ibrahimovic si trova alla perfezione. Se c'è qualcuno che rappresenta alla grande il binomio tra sport ed entertainment, quello è proprio lui. E pazienza se non potrà fare il Presidente. Può sempre puntare alla poltrona di governatore. Schwarzenegger, del resto, insegna.
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