Per una stella della grandezza di Zlatan Ibrahimovic, Hollywood è il luogo perfetto. Un tipo da cinema, per cui non sarebbe neanche troppo complicato immaginare un riconoscimento sulla Walk of Fame. E in effetti, nonostante l'atavica idiosincrasia per la monarchia, lo svedese negli USA è stato accolto davvero da re. Pagine sui giornali, manifesti enormi per Los Angeles ed un debutto da sogno, una rimonta suggellata da una doppietta di Ibra e da una rete da cineteca. C'erano tutti gli ingredienti per un'altra esperienza vittoriosa per lo svedese. E invece la luna di miele con la franchigia californiana sembra già finita dopo appena un mese.
calcio
Ibra e Galaxy, luna di miele già finita: i compagni devono fare di più
Dopo appena un mese in MLS, Ibra ha già messo in chiaro le cose. Non accetta di perdere tre partite di seguito in casa e sprona i compagni a dare di più in campo.
DEVONO FARE DI PIÙ - Colpa...della squadra. Più o meno, perchè nel tentativo di spiegare cos'è che non va, Ibra menziona anche se stesso. Che in carriera non ha mai perso tre partite in casa consecutive e dal tono delle sue dichiarazioni non è che avesse granchè voglia di sperimentare l'esperienza. E invece da quel clamoroso 4-3 nella stracittadina di LA, sono arrivate una sola vittoria (contro i Chicago Fire di Schweinsteiger) e ben tre sconfitte, tutte allo StubHub Center. E mentre il CT svedese certifica l'assenza di Ibra dalla rosa per il mondiale in Russia, lo svedese non riesce a farsi rimpiangere particolarmente attraverso le sue prestazioni con il club. Anche se, a sua difesa, Zlatan ha abbastanza ragione quando dichiara che (anche) i suoi compagni devono fare di più.
VOGLIA DI VINCERE - Del resto lo svedese il suo l'ha fatto ed entrambe le ultime vittorie portano la sua firma, con tre reti tra il derby contro il Los Angeles FC e i Chicago Fire. Anche contro nella sconfitta contro i NY Red Bulls, dopo la quale il classe 1981 si è sfogato, Ibra ha dato il suo contributo con un assist, ma non è bastato. E, sebbene il campionato sia appena iniziato, per i Galaxy sembra già tempo di crisi. E le dichiarazioni dello svedese, che parla di sforzo di squadra e di mancata volontà personale di perdere non fanno certo bene a una squadra che deve ritrovarsi. Ma del resto, è comprensibile. Per chi, come Ibrahimovic, in carriera ha vinto undici campionati, giocare per competere non va per niente bene. Ma è anche vero che i Galaxy lo hanno ingaggiato per migliorare la squadra, non certo per avere in casa il primo critico. Però com'è che si dice? Pacchetto completo. E quando lo hanno cercato, gli americani sapevano bene a cosa (anzi, a chi) andavano incontro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA