Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Ibra agli Europei, il CT Andersson mette le cose in chiaro: “Sarà al 100% una mia scelta. Ma era ovvio che sarei stato io ad andare da lui…”

(Photo by Handout/UEFA via Getty Images)

La splendida stagione dello svedese conferma la bontà della scelta del selezionatore della nazionale di dialogare con il rossonero. Ma alla fine, la decisione finale verrà presa da Andersson, come conferma lui stesso...

Redazione Il Posticipo

Zlatan e la nazionale, ennesimo atto. Da quando il rossonero ha postato una sua foto con la maglia della Svezia, nel paese scandinavo è successo davvero di tutto. Critiche da una parte, la speranza di rivederlo in gialloblu dall'altra, con in mezzo...Janne Andersson. Il CT, attaccato fino a pochi mesi fa dallo stesso Ibra, non ha mai chiuso del tutto la porta al centravanti, che però doveva dire apertamente di voler tornare a far parte della squadra. Alla fine il Colosso di Malmö lo ha fatto e adesso i due sono in contatto, come ha confermato lo stesso selezionatore. E parlando al podcast Lundh, ha anche spiegato di essere stato...costretto a volare lui a Milano per rendere il tutto meno mediatico.

INCONTRO - "Io non sono famoso, era ovvio che sarei stato io ad andare da lui". E c'è stata una conversazione in cui il commissario tecnico ha deciso di mettersi alle spalle tutte le polemiche del passato. "Nella chiacchierata che abbiamo fatto, ovviamente abbiamo parlato di quello che è successo. Ma quando sono uscito dalla stanza ho sentito che per me era tutto apposto. E quello che ci siamo detti resta tra di noi". Così come resta il mistero su un possibile nuovo incontro: "Ci siamo visti a novembre e il risultato della mia visita è che abbiamo deciso di continuare il dialogo. Quello che posso dirvi è che lo stiamo continuando".

 (Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

"DECIDO IO" - Quello che però Andersson vuole mettere in chiaro è che alla fine la decisione di portare o no Ibra agli Europei dipenderà soltanto da lui. "È al 100 per cento nelle mie mani. Sono io il commissario tecnico, la squadra la faccio io. Poi, se qualcuno decide di dire di no quella è un'altra questione. Ma sono io che scelgo chi parte e chi no". Insomma, il CT della Svezia è aperto al dialogo e ovviamente sa che con uno Zlatan nel motore la sua squadra ha parecchie possibilità in più di fare bene nella manifestazione continentale. Ma dall'altro lato, non vuole vedere la sua autorità subordinata a quella del calciatore più talentuoso che ha a disposizione. Un qualcosa che con Ibra, in fondo, è un po' un classico. Ma Andersson dovrebbe sapere che alla fine, spesso e volentieri, vince il Colosso di Malmö...