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I tifosi del Chelsea intonano cori per Abramovic, Tuchel: “Non è il momento”

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Prima del fischio d'inizio e anche durante la partita, i tifosi della squadra Campione d'Europa e del Mondo hanno tributato canti e ovazioni per il presidente russo durante la standing ovation per le vittime della guerra in Ucraina. 

Redazione Il Posticipo

I tifosi del Chelsea intonano cori per Abramovic e si scatena il caso politico. Polemiche in Inghilterra, come riportato dal Sun, per quanto accaduto prima della sfida fra Burnley e Chelsea. Prima del fischio d'inizio e anche durante la partita, i tifosi della squadra Campione d'Europa e del Mondo hanno tributato canti e ovazioni per il presidente russo durante la standing ovation per le vittime della guerra in Ucraina.

CASO - La situazione è nota. Il governo russo è stato preso di mira da diverse sanzioni. E nel mirino ci sono anche gli oligarchi, fra cui anche il presidente del Chelsea che ha già dichiarato di aver messo in vendita il club. Abramovic ha sempre negato la sua vicinanza al presidente russo. E i tifosi, evidentemente, sonio dalla sua parte. E hanno continuato a sostenerlo in vari momenti durante la partita. La reazione della tifoseria di casa non ha lasciato spazio alle interpretazioni. Ad ogni coro pro Abramovic, dalle tribune di tutti gli altri settori i sostenitori dei Clarets hanno reagito con fischi. Inevitabile che al termine della sfida quanto accaduto sia diventato un caso. E Tuchel, in questo senso, ha preso una netta posizione.

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NO - Il tecnico dei blues non è apparso molto convinto. "Credo che non sia il momento giusto per certo tipo di azioni e di comportamenti. Nel momento in cui si decide di mostrare solidarietà, è necessario che si resti compatti. Ci siamo sempre inginocchiati insieme. Abbiamo sempre dimostrato rispetto nei confronti di chi ha scritto la storia del club o di qualsiasi squadra di calcio quando ha lasciato questo mondo. Credo che non sia il momenti di lanciare altri tipo di messaggi. Come club abbiamo bisogno che i nostri tifosi si impegnino per questo minuto di applausi. Il segnale che lanciamo è per l'Ucraina e non c'è una seconda opinione in una situazione del genere. Sono sempre nei nostri pensieri e hanno il nostro sostegno".