Continua senza soluzione di continuità la polemica che coinvolge Leo Messi...e il Messico. Tutto è cominciato quando il pugile messicano Saul "Canelo" Alvarez ha visto il video dei festeggiamenti dell'Albiceleste dopo la vittoria contro il Messico, notando che la maglia della sua nazionale era a terra e che Messi la colpiva col piede mentre si toglieva gli scarpini. Il pugile ha preso la parola su Twitter, minacciando la Pulce: "Deve pregare Dio che non mi incontri". Ma in molti hanno provato a spiegargli che di certo Messi non aveva intenzione di mancare di rispetto al Messico. Ci sono poi stati tweet al veleno contro Aguero, la risposta piccata addirittura di Mike Tyson e, infine, le scuse del pugile.


calcio
I messicani…ancora contro Messi: deputata chiede che la Pulce sia dichiarata “persona non grata” nel paese!
Messi persona non grata
—Ma la questione non finisce qui, perchè come riporta Infobae questa storia rischia di finire addirittura in parlamento. Come racconta la testata sudamericana, la deputata messicana María Clemente García Moreno ha fatto una proposta per dichiarare Messi..."persona non grata nel paese a causa della sua mancanza di rispetto nei confronti del Messico durante la Coppa del Mondo FIFA il giorno sabato 26 novembre 2022". Dunque, per la questione della maglia che già ha fatto tanto arrabbiare Canelo. Ma addirittura impedire l'accesso in Messico alla Pulce sembra essere una reazione perlomeno esagerata. Al punto che anche alcuni colleghi hanno commentato con un certo sdegno: "Se queste sono le priorità...", scrive su Twitter un altro deputato citando la notizia.
L'attacco alla federazione
—Non è comunque la prima volta che i Mondiali in Qatar finiscono a intrecciarsi con la politica messicana. Già al momento del pareggio contro la Polonia che ha segnato l'eliminazione del Tricolor dalla competizione, la senatrice Bertha Caraveo aveva proposto che i vertici della federazione comparissero di fronte alla commissione Gioventù e Sport per spiegare i motivi del flop della nazionale. Secondo la senatrice, il conflitto di interessi interno alla federazione e la gestione dei diritti televisivi avevano infatti a che vedere con la pessima prestazione della squadra guidata dal Tata Martino. Sia questa che quella contro Messi sono decisamente posizioni sensazionalistiche, che però hanno colto nel segno. E se le due politiche volevano far parlare di loro, beh, ci sono riuscite alla grande!
© RIPRODUZIONE RISERVATA