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I gol in trasferta e i cambi di regolamento che hanno rivoluzionato il calcio

MADRID, SPAIN - JUNE 01: Aleksander Ceferin UEFA president picks up the Champions league trophy in preparation to presenting it to Liverpool during the UEFA Champions League Final between Tottenham Hotspur and Liverpool at Estadio Wanda Metropolitano on June 01, 2019 in Madrid, Spain. (Photo by Matthias Hangst/Getty Images)

E di nuove regole che hanno cambiato il volto del pallone ce ne sono molte... 

Redazione Il Posticipo

GOL IN TRASFERTA

 (Photo by Jamie McDonald/Getty Images)
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Era nell'aria ed è successo. La UEFA ha deliberato la "rimozione"  del gol in trasferta. La regola per cui, in caso di parità nell'arco dei 180' andata e ritorno, il gol lontano da casa vale doppio. Una scelta che potrebbe rivoluzionare la storia del calcio. Del resto, negli ultimi anni,  di nuove regole che hanno cambiato il volto del pallone ce ne sono molte... e alcune hanno funzionato e reso effettivamente più spettacolare il gioco.

Cartellino

 SOUTHAMPTON, ENGLAND - DECEMBER 2: Arjan De Zeeuw of Portsmouth appeals with referee Graham Poll as he sends him off during the Carling Cup fourth round match between Southampton and Portsmouth at St. Mary's Stadium on December 2, 2003 in Southampton, England. (Photo by Phil Cole/Getty Images)
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Giallo, fare attenzione, rosso, fermarsi. Semplice e intuitivo, come un semaforo. I cartellini, uno degli elementi più iconici del calcio, hanno compiuto ufficialmente cinquant'anni il 31 maggio. Il primo a vedersene sventolare uno davanti al viso è il sovietico Asatiani nella partita inaugurale dei mondiali del 1970. L'idea era venuta all'arbitro inglese Aston, che studia un modo per rendere ufficiale le sanzioni del fischietto, onde evitare che qualcuno facesse finta di non aver capito bene... L'introduzione dei cartellini è uno dei momenti in cui fa la sua comparsa un elemento destinato a diventare distintivo nel mondo del calcio. E di nuove regole che hanno cambiato il pallone ce ne sono molte...

Fuorigioco

 UNITED KINGDOM - JUNE 19: EURO 1996 ITA - GER 0:0 Manchester; Italiens Trainer Arrigo SACCHI am Spielfeldrand. (Photo by Lutz Bongarts/Bongarts/Getty Images)
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La regola più discussa? Quella del fuorigioco. Che nasce nel 1866, ma viene sottoposta a diverse reinterpretazioni. La prima parla di offside quando si riceve il pallone con davanti meno di tre calciatori avversari. Questa versione regge fino al 1925, quando le squadre hanno talmente studiato bene la regola che nel campionato inglese vengono segnati troppi pochi gol. Il numero degli avversari scende dunque agli attuali due, ma nei cent'anni successivi cambia molto: posizioni passive, la possibilità di essere in linea e persino l'offside...ascellare.

Sostituzioni

 (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
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Strana la storia delle sostituzioni. All'inizio non era permesso fare cambi a partita in corso. La possibilità di inserire un altro giocatore arriva nel prima nel 1958, ma solo in caso di infortuni, prima del portiere e poi di tutti i calciatori, anche di movimento. Negli anni Sessanta una certa liberalizzazione porta alla nascita del cambio tattico e finalmente nel 1970 le sostituzioni arrivano anche al Mondiale, proprio assieme ai cartellini. Nel corso dei decenni poi il numero di cambi è aumentato fino ad arrivare a tre (più il quarto nei supplmentari), anche se la pandemia ha convinto la FIFA a permetterne addirittura cinque per le stagioni in corso...

Retropassaggio

 SEOGWIPO - JUNE 15: Jose Luis Chilavert of Paraguay during the Germany v Paraguay, World Cup Second Round match played at the Seogwipo-Jeju World Cup Stadium in Seogwipo, South Korea on June 15, 2002. (Photo by Shaun Botterill/Getty Images)
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L’estate del 1992 segna un punto di non ritorno per il calcio e soprattutto per i portieri che non possono più giocare con le mani il retropassaggio. Obbligo a usare i piedi, a meno che il pallone non giunga appoggiato di testa o di petto. Una vera rivoluzione, che costringe tanti numeri uno a lavorare sulla tecnica. Oggi però il calcio si gioca davvero in undici. Spesso il portiere è anche un giocatore di movimento, anche se a volte la regola lo espone a figuracce indesiderate...

Rosso diretto

 SOUTHAMPTON, ENGLAND - OCTOBER 25: Lucas Digne of Everton is shown a red card by referee Kevin Friend after fouling Kyle Walker-Peters of Southampton during the Premier League match between Southampton and Everton at St Mary's Stadium on October 25, 2020 in Southampton, England. Sporting stadiums around the UK remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Frank Augstein - Pool/Getty Images)
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A proposito di cartellini, negli anni novanta c'è una stretta nei confronti di quello che in Inghilterra chiamano "professional game". Nel 1991 viene introdotto il rossodiretto per gli interventi da ultimouomo, considerati esempio di slealtà sportiva. Qualche anno dopo, nel 1998, viene poi codificata anche l'espulsione per gli interventi di giocoviolento o che possono causare danni all'avversario che li subisce. Anche se ovviamente l'interpretazione può cambiare da fischietto a fischietto...

Prova televisiva

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E se l'arbitro non vede? Tranquilli, ci sono le telecamere. A fine anni Novanta viene infatti sdoganata dai maggiori campionati la provatelevisiva, attraverso cui i club possono chiedere provvedimenti per calciatori che hanno avuto comportamenti antisportivi sfuggiti al direttore di gara. Nel 1999 arriva la prima sanzione per prova TV in Serie A, quando Ba dà una testata a Macellari e la fa franca, salvo poi venire squalificato per quattro giornate.

Var

 (Photo by Claudio Villa - Inter/FC Internazionale via Getty Images)
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Ma la prova TV è retroattiva e non interferisce direttamente sul risultato del campo. E per cercare di evitare gli errori, nasce ufficialmente la VAR, l'ausilio delle immagini per gli arbitri. Il sistema viene approvato nel 2016 e la Serie A è uno dei primi campionati a sperimentare il protocollo proposto dalla FIFA. I risultati, nonostante le polemiche non si spengano, sono incoraggianti e gli arbitri dietro lo schermo fanno il loro esordio anche ai mondiali del 2018.

Golden Goal

 Football, European Championships (EURO 2000), Final, Feyenoord Stadium, Rotterdam, Holland, France 2 v Italy 1 (on golden goal), 2nd July, 2000, France+s David Trezeguet shoots into the top corner and scores the "Golden Goal" to win the game and the title (Photo by Popperfoto via Getty Images/Getty Images)
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E poi ci sono regole che cambiano tutto, ma non restano. Il Golden Gol è stato testato, ma ha avuto una vita piuttosto breve, sebbene in Italia lo ricordiamo benissimo. Due Europei decisi dal “chi segna per primo ai supplementari vince”. Le reti davvero d'oro sono quelle di Bierhoff alla Repubblica Ceca e di Trezeguet agli azzurri. La Francia mondiale ha eliminato il Paraguay nel 1998 con una rete di Blanc. Decisa così anche una Confederations Cup nel 2003. Giudicata troppo “punitiva”, la regola è stata in vigore dal 1993 al 2004, con tanto di variazione...silver, come il gol di Dellas che ha sbloccato la semifinale di Euro 2004 tra Grecia e Repubblica Ceca.