"Qualche giorno fa il Presidente del Tolosa, Olivier Sadran ha annunciato che nel capitale della propria società entrerà “un grande club europeo”, attraverso un aumento di capitale, come ha rivelato Palco 23. Nel silenzio sull’identità del nuovo partner, diversi media francesi hanno fatto il nome del Manchester City, spinti anche dal recente restyling del logo del club francese che avrebbe ripreso l’estetica che la holding proprietaria dei Blues ha applicato a tutti i club da lei controllati: oltre agli inglesi, Melbourne City, New York City, tutti con colori di maglia, logo e sponsor simili. Una holding dedicata al calcio in un calcio moderno sempre di più nelle mani delle grandi holding.

diritto effetto
Holding, senza conflitti di interesse perchè no?
Di Francesco Paolo Traisci. La City Football Group, società nata per possedere la totalità del capitale del Manchester City, successivamente ha acquistato anche altre società in vari continenti, creando un modello che potrebbe rappresentare il...
"HOLDING - Ma che cos’è una holding? Nell’Enciclopedia Treccani il termine Holding così viene così definito: “holding: abbreviazione di holding company, con cui si designa una società finanziaria (capogruppo o madre) che detiene una parte, o la totalità, del capitale di altre imprese (che possono avere per oggetto settori economici diversi oppure distinte fasi dello stesso processo produttivo), al fine di controllarne la gestione finanziaria, industriale e commerciale”. Una società che mette insieme altre società con l’idea di creare un gruppo organizzato razionalmente e funzionalmente. Il tutto per sfruttare quelle che si chiamano sinergie che nel caso della CGF (City Football Group)appaiono ben studiate e perfettamente oliate.
"CITY FOOTBALL GROUP - Nel nostro caso si tratta della City Football Group, società nata per possedere la totalità del capitale del Manchester City e che successivamente ha acquistato anche altre società in vari continenti. Il suo esempio ci consente di analizzare in concreto un modello calcistico in forte espansione. Si tratta di una società fondata nel maggio 2013 che, fino al 2015, era interamente posseduta dall’Abu Dhabi United Group, una società di investimenti di proprietà dello Sceicco Mansour, rampollo della casa sovrana di Abu Dhabi, sino a quando la Cina Media Capital è entrata nel capitale sociale acquisendone il 15%. Ma pur essendo nata semplicemente come scatola per la proprietà del Manchester City (che dal 2008 era già di proprietà dell’ADUG), la società si è immediatamente data all’acquisto di altri club calcistici, o di partecipazioni significative negli stessi. Club che poi condividono l’amministrazione e la direzione manageriale: di tutte e tre infatti CEO è il catalano Ferran Soriano, in precedenza vice presidente del Barcellona.
"STRATEGIA - Oltre alle squadre di Manchester (maschile e femminile) Melbourne e New York (anche qui, in entrambi i casi, maschile e femminile) dal sito sociale sappiamo che il gruppo detiene anche quote significative negli Yokohama Marinos, nel Club Atletico Torque di Montevideo e nel Girona FC in Spagna. Il gruppo poi possiede anche scuole calcio, e società di servizi sempre collegate al mondo del pallone. Si tratta di un portafoglio ben ripartito ed ogni investimento appare strategico. Mentre l’acquisto della quota di minoranza dei Yokohama Marinos, ha consentito di cementare una partnership con la Nissan, fondatrice del club, oggi rimasta come socio di maggioranza, l’acquisto del club uruguayano ha dato una base sudamericana alla società per le operazioni di scouting e di scoperta dei giovani talenti uruguayani e in generale sud americani.
"CONDIVISIONE - In tutti i casi l’ingresso della società (e quindi anche del Manchester City) avviene in realtà calcistiche nuove, che poi vanno a condividere metodi di allenamento, di cure e trattamento infortuni, ma anche di gestione tecnica ed amministrativa. La società non pare puntare ad acquistare le squadre migliori quanto piuttosto società medie che provvede a rilanciare con i propri investimenti (come peraltro è avvenuto con lo stesso Manchester City). E lo stesso si sta ripetendo con il Girona FC, club catalano del quale il gruppo ha acquistato il 44.3% nell’agosto del 2017, e che è stato appena promosso in Primera Liga. Realtà diverse ma accomunate da una localizzazione mondiale strategica: New York, Melbourne, Montevideo, Yokohama sono metropoli con grande passione per il calcio, tutte situate agli antipodi del mondo, ma con forti interconnessioni economiche. Rappresentano tutte una testa di ponte della holding in ciascuno dei 4 continenti (Nord e Sud America, Asia ed Oceania); mentre le realtà europee, possono rappresentare il graduale ingresso del gruppo emiratino nei maggiori campionati di calcio europei.
"NIENTE CONFLITTO DI INTERESSI - Chiari sono gli obiettivi del gruppo: scambiarsi giocatori e tecnici più adatti a ciascun club, condividendo un know how gestionale ma anche metodologie di allenamento, di trattamento medico e degli infortuni, coinvolgendo con metodi all’avanguardia realtà differenti e non in concorrenza fra loro. Proprio questo sembra il punto fondamentale: si tratta di club che per dimensioni, realtà in cui operano, e soprattutto budget economici, non sembrano poter entrare in conflitto di interessi fra loro. Su 514,3 milioni di sterline di entrate, il club inglese ne ha generati 473,4 milioni. Il New York City ha contribuito con 30,1 milioni e il Melbourne City con 8,4 milioni.
"Certo la cassa è comune e questo può aiutare sia la capofila che può indirizzare le proprie risorse in esubero presso un club minore che ne può beneficiare, sia i club periferici che possono crescere i giovani locali, dando ai più promettenti una prospettiva di uno sbocco importante, creandosi in questo modo dei canali privilegiati fra le varie realtà del network. Un modello che potrebbe espandersi alla Francia con il Tolosa, che pare proprio rispondere a tutti i requisiti richiesti dalla CFG per far parte del gruppo. A quando l’Italia?
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