
Hojlund, felice di piacere alle top d'Italia e d'Europa ma soprattutto di restare a Bergamo. Intervistato in esclusiva da Sky Sport, l'attaccante danese ha spiegato cosa lo abbia spinto a scegliere l'Atalanta e Gasperini.
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Hojlund, felice di piacere alle top d'Italia e d'Europa ma soprattutto di restare a Bergamo. Intervistato in esclusiva da Sky Sport, l'attaccante danese ha spiegato cosa lo abbia spinto a scegliere l'Atalanta e Gasperini.
Il 20enne ha parlato del suo impatto con il calcio e il campionato italiano. "Ho subito pensato di essere al posto giusto. Mi piace tutto dell'Italia: il clima, il cibo, la passione. Da un punto di vista calcistico, il livello è altissimo, ma è anche molto divertente e stimolante sfidare difese e difensori forti ed esperti. Questo mi permette di imparare e migliorarmi. So di essere già al centro di divere voci di mercato ma non mi monto la testa, sono davvero felice ho solo intenzione di giocare il più possibile. Ho solo vent’anni e tanto da imparare, sono concentrato nel lavoro per migliorare il mio rendimento con l’Atalanta e spero che si arrivi più in alto possibile in classifica".
La presenza di Gasperini è uno dei fattori... di crescita. "Conosce tutto di calcio e tatticamente è bravissimo. Gia mi ha spiegato come e dove migliorare. Devo sfruttare la mia altezza e migliorare nel gioco aereo e affinare la tecnica nella giocata di prima. Sono totalmente d'accordo con lui, è un privilegio averlo come allenatore perché ha carisma e competenza. E poi ho la fortuna di essere affiancato da un maestro come Zapata. Cerco sempre di imparare anche da lui in allenamento"
Hojlund ha assorbito il salto nei top campionato. Il suo segreto è la professionalità. "Mi hanno fatto capire che se avessi iniziato una carriera il calciatore avrei dovuto prendere tutto molto seriamente. L’impegno sul campo non è sufficiente, è altrettanto importante assumere atteggiamenti corretti fuori dal rettangolo di gioco. Occorre curare l'alimentazione, risposare bene e non concedersi sgarri. So che in tanti mi paragonano ad Haaland, ma per ora abbiamo pochi punti in comune. Siamo entrambi scandinavi ma lui è fortissimo fisicamente segna in ogni partita. Io devo migliorare tantissimo per diventare bravo come lui. Il mio idolo però è Cristiano Ronaldo: un grande personaggio, un vincente sul campo, serio e concentrato per migliorare sempre. Questo è l’esempio che voglio seguire, mi alleno tantissimo, sono arrivato a coprire i 100 metri in 11 secondi".
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