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Hoeneß punzecchia Watzke: “Sono dieci anni che sperano che il Bayern crolli, perchè dovrebbe accadere ora?”

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L'amministratore delegato del Borussia Dortmund ha parlato di un possibile crollo della corazzata Bayern. Ma secondo il presidente onorario dei bavaresi Uli Hoeneß, chi di speranza vive...disperato muore.

Redazione Il Posticipo

Dieci titoli consecutivi. Un risultato eccezionale, ancora di più se ottenuto in uno dei cinque campionati più importanti d'Europa. L'ultima volta che il Bayern Monaco non ha vinto il campionato, e si parla della primavera del 2012, Haaland andava alle scuole medie, Verratti giocava ancora al Pescara e Mourinho allenava il Real Madrid. Una vita fa, soprattutto...per le rivali domestiche. Il dominio assoluto del club di Säbener Straße ha portato parecchi malumori, al punto che qualcuno in Germania ha addirittura suggerito di implementare i playoff a fine campionato. Certo, probabile che i bavaresi vincerebbero agevolmente anche quelli, ma almeno ci sarebbe qualche possibilità in più di vedere qualcun altro sollevare il Meisterschale. E c'è anche chi come Hans-Joachim Watzke, amministratore delegato del Borussia Dortmund, ha parlato di un possibile crollo della corazzata Bayern.

Il crollo del Bayern

In un'intervista di un paio di settimane fa all'emittente radiofonica Deutschlandfunk, il numero uno dei gialloneri si era lanciato in una...profezia: "A un certo punto questo dominio finirà, ci sarà un momento nei prossimi anni in cui il Bayern collasserà. È successo al Paris Saint-Germain e anche alla Juventus. Certo, più ne parliamo, più facciamo sì che il Bayern faccia ancora più attenzione affinchè non vada a finire così, ma ho come l'impressione che nei prossimi tre anni succederà qualcosa". Ma secondo il presidente onorario del Bayern Uli Hoeneß, chi di speranza vive...disperato muore. Hoeneß, che non si fa mai pregare quando c'è da fare polemica, ha risposto a Watzke in un'intervista a NOZ, punzecchiando i grandi rivali.

L'undicesima è la volta buona?

"Sono dieci anni che ci sperano, perchè dovrebbe succedere proprio all'undicesimo?". Come sempre, la diplomazia non fa parte del bagaglio del buon Uli, che però almeno ammette che il Borussia Dortmund resta comunque l'avversario più temibile per il Bayern. Hoeneß ne ha anche per la Nations League e per il suo impatto sui calendari. "È assurdo impegnare così tanto i calciatori prima di una stagione in cui c'è il mondiale in inverno e si giocheranno tre partite a settimana. Gli incontri di Nations League al termine della stagione sono stati irresponsabili". E se qualcuno ha da ridire al riguardo, può tranquillamente farlo: probabile che Hoeneß...non veda l'ora di discutere!