Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Hoeneß: “Barcellona? Artisti della finanza, non hanno soldi ma credito dalle banche. Lewa? Inutile insistere”

Hoeneß: “Barcellona? Artisti della finanza, non hanno soldi ma credito dalle banche. Lewa? Inutile insistere” - immagine 1
Il presidente onorario del Bayern Monaco ha parlato di tutto.

Redazione Il Posticipo

Il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeneß ha parlato di tutto ad Aquisgrana. Dalla finanza creativa del Barcellona alla permanenza di Lewandowski e Gnabry, sino alle critiche che gli sono recentemente piovute addosso. Le sue parole sono riprese da Sky Sport.de.

BUNDESLIGA

Il mercato è fluido ma Hoeneß ha già una certezza. Il Bayern resterà la squadra da battere. E snobba il "nuovo che avanza" a favore del Klassiker. "Il nostro direttore sportivo è stato molto impegnato durante la pausa estiva. Non è ancora del tutto finito. Ma a quanto pare abbiamo consegnato un buon squadra a disposizione dell'allenatore Julian Nagelsmann. Non lo dico per fare proclami, ma perché ritengo che la squadra sia stata davvero rafforzata. Basti pensare all'arrivo di Sadio Mane è un giocatore che ci è sempre piaciuto a tutti, ne siamo rimasti tutti entusiasti.  Ho sempre detto che il Borussia Dortmund è stato il grande avversario del Bayern Monaco e rimarrà tale ancora per molto tempo e anche nella prossima stagione. Potrebbero inserirsi Leverkusen e Lipsia ma ho dei dubbi".

LEWANDOWSKI

Inevitabile aprire la questione legata a Lewandowski. Il dirigente è caustico. "Non so nulla di una nuova offerta, ma da quel che ho sentito dire qui a Monaco di Baviera, il Barcellona può effettivamente risparmiarsi  di rilanciare ulteriori offerte. Penso che le nostre dichiarazioni siano chiare. Robert rispetterà il suo contratto e giocherà per il Bayern Monaco. A Barcellona sembra che vi siano degli artisti della finanza. Nonostante il cumulo di debiti, sono ancora in grado di trovare una banca che apra linee di credito.

CRITICHE

Hoeneß è finito nel mirino della critica anche per le sue affermazioni sulla Federcalcio e la contestazione alla "50+1" caposaldo del calcio tedesco. "Non sono critico nei confronti della DFB ma per come si è presentata negli ultimi anni. Mi aspetto che il lavoro giovanile e il futuro del calcio saranno trattati meglio. Per quanto riguarda il "50+1" (norma volta a garantire che i soci del club mantengano il controllo attraverso il possesso del 50% delle azioni +1 proteggendo i club dall'influenza di investitori esterni) al Bayern non ci è permesso vendere più del 30 per cento delle quote della società. Sarebbe un bene per tutti se ci fossero maggiori possibilità di rifinanziare".