Herrera: “Leggevo sempre di problemi tra Neymar e Mbappé, ma sono i migliori amici nello spogliatoio”

È divertente pensare che le stesse cronache che leggono tutti i tifosi riguardo al calcio vengano lette anche dai calciatori stessi. Il punto, però, è che quando circolano delle notizie che, anche in buona fede, vengono riportate da una testata con una fonte poco affidabile o un po' precipitosa, un calciatore o qualsiasi persona interna al club in questione possa chiedersi cosa succeda. Un punto di vista su una situazione del genere lo racconta Ander Herrera. Lo spagnolo ha trovato molte differenze tra la narrativa sul PSG e la realtà dei fatti. Specie per quanto riguarda il rapporto tra Mbappé e Neymar.

ASPETTATIVE VS REALTÀ - Il centrocampista basco del Paris Saint-Germain racconta che al suo addio allo United ha voluto farsi un'idea del club per cui stava andando a firmare. Così ha dato un'occhiata alle cronache riguardanti il club franco-qatariota. Intervistato da Marca, racconta: "Prima di arrivare, vuoi conoscere il tuo nuovo club. Ogni giorno leggevo notizie convulse. Che i brasiliani hanno avuto problemi con i francesi, che lo staff tecnico ha avuto problemi con non so con chi, che Mbappé non andava d'accordo con Neymar. Poi, una volta arrivato qui, ho trovato trovo una squadra che si riunisce ogni settimana per mangiare insieme, gli allenamenti che vanno sempre molto bene e uno dei migliori amici di Neymar nello spogliatoio è sempre stato Mbappé. Allora mi sono chiesto cosa avessi letto o se fossi arrivato in un altro posto".

I FENOMENI - Si parla sempre dell'interesse dei maggiori club al mondo per Kylian Mbappé e Neymar. Il PSG non è un club che vende molto facilmente i propri pezzi pregiati ma le continue chiacchiere sulle possibili partenze eccellenti mettono un po' di paura ai tifosi ma a volte anche ai compagni di squadra. Fortuna che Herrera sembri sapere che i due fenomeni del PSG stanno bene lì. "Ovviamente voglio che restino con noi. Il PSG ha creato una struttura attorno a loro per soddisfare tutte le loro ambizioni calcistiche. Credo sinceramente che siano felici, convinti di questo progetto e che vogliano restare". Insomma, niente paura: a Parigi è tutto OK e questo clima si riflette evidentemente sul campo.