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Henry boccia Ljungberg: “Non può fare niente all’Arsenal”

(Photo by Alex Livesey/Getty Images)

C'erano una volta un francese e uno svedese ed erano grandi amici. Nel ruolo di opinionista Thierry Henry non guarda in faccia nessuno, nemmeno un ex compagno come Fredrik Ljungberg: sembra che Titì abbia già messo la croce sul nuovo manager

Redazione Il Posticipo

Insieme hanno vinto tanto, ma il passato, in fondo, è passato per sempre. Thierry Henry sembra pensarla così. L'ex attaccante oggi fa l'opinionista e l'allenatore del Montreal Impact e dopo la deludente esperienza alla guida del Monaco durata appena tre mesi, ha detto di aver imparato molto.  Forse per questo Henry è stato severo nei giudizi su  Ljungberg, sconfitto all'esordio all'Emirates Stadium dal Brighton (2-1) dopo il pareggio stentato in casa del Norwich (2-2).

COME PRIMA -  Secondo quanto riportato dal quotidiano Express, Henry ci ha messo poco per bocciare il suo ex compagno di squadra diventato provvisoriamente il manager dei Gunners dopo l'esonero di Unai Emery. Il francese ha messo in guardia i tifosi dai cambiamenti tattici proposti dallo svedese. Secondo Henry, nelle prime uscite con lo svedese in panchina si sono rivisti gli stessi schemi fallimentari proposti da Emery. E anche i risultati, in fondo, non sono così doversi.

"IMPOSSIBILE CAMBIARE" - Il francese è stato schietto ai microfoni di Amazon Prime quando gli è stato chiesto un parere sull'operato dello svedese: "È molto difficile cambiare qualcosa, penso che Freddie abbia potuto fare una o due sessioni di allenamento. Finora abbiamo visto le stesse cose che ci faceva vedere Emery. Dopo i due gol di Aubameyang, l'Arsenal si è nascosto. E chissà che cosa sarebbe successo senza quelle due reti... La partita contro il Norwich è stata dura, è stato difficile capire che cosa stesse realmente accadendo". Il francese è stato severo nei confronti del suo ex compagno alla sua prima esperienza manageriale sulla panchina di un grande club. Le due Premier League vinte insieme con la maglia dei Gunners (2001-02 e 2003-04) davanti ad Arsene Wenger appartengono al passato: oggi Henry sta da una parte, Ljungberg dall'altra. E la posizione dello svedese è molto  scomoda.