Inter, la regola delle percentuali. Numeri per superare o uscire indenni dal confronto con la Juventus. La squadra di Spalletti è fra le meno battute del campionato (88% dei risultati utili) e ha in Perisic e Icardi (66% dei gol totali) i due uomini che possono decidere il match. Numeri indicativi per il derby d’Italia, che potrebbe essere decisivo nella corsa Champions e per capire chi si aggiudicherà il campionato.
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Icardi, Perisic e Skriniar: Inter, tre uomini e una percentuale
lnter: l'88% dei risultati utili in campionato con Skriniar in campo. Il 66% delle reti realizzate da Icardi e Perisic. E quindi anche con la Juventus dipenderà da tre uomini...
UTILI – Bianconeri obbligati a vincere, ma l’Inter è solidissima. Vince molto, pareggia moltissimo ed ha una difesa impermeabile almeno quanto quella bianconera, che invece ultimamente scricchiola. Troppo facile individuare nella compattezza difensiva la vera arma in più. In questo senso vi sono due uomini decisivi. In primis, Handanovic, tornato muro pressoché invalicabile e che sforna ormai due o tre prodezze a partita. E poi Skriniar, che “vale” per due. Leader indiscusso di una difesa che è tornata a livelli di alta classifica. Lo slovacco è il perno su cui si regge l’impianto difensivo nerazzurro. 34 presenze e quattro reti in campionato. Onnipresente anche in area di rigore avversaria, dove la Juventus potrebbe soffrire.
ICARDI E PERISIC – Inter impermeabile dunque. Difficile perda in casa. Però per vincere sempre, paradossalmente, l’organizzazione non le basta. Anche perché, dalla trequarti in su, semplicemente non c’è. Il gioco non brilla per incisività, quanto per estemporaneità. Lì davanti l’Inter dipende dai piedi e dagli umori di Perisic e Icardi. Se il croato gira, Icardi segna. Gli strappi dell'esterno sono decisivi per creare le situazioni necessarie per trovare la via del gol, che viaggia essenzialmente sulle due corsie laterali. Dall'altra parte c'è Cancelo. Anche se, nelle ultime uscite, complice anche la partecipazione al gioco di Rafinha e la qualità di Brozovic in mezzo al campo, qualcosa sembra cambiato. Anche Icardi sembra più propositivo e partecipe alla manovra. A volte esce dal perimetro dei sedici metri e con questo contromovimento non finge più da “tappo” oltre che da stoccatore. Una soluzione che rende l'Inter meno prevedibile liberando più uomini alla conclusione. Gira e rigira, però, il gol passa sempre da quei due...
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