Mercedes e Ferrari piazzano i rispettivi alfieri in prima fila. Duello sino all'ultimo giro in Texas. Austin lascia in eredità un duello quasi rusticano in qualifica. Hamilton e Vettel sono divisi da due decimi, un battito di ciglia. Pole per l'inglese, prima fila per il tedesco che estrae l'ennesimo coniglio dal motore Ferrari. Lewis e Seb primo e secondo. In rigoroso ordine di qualifica. E classifica mondiale. Forse è giusto così, che sino in fondo, il più fiero antagonista di Ginetto possa sfruttare la possibilità di aggrapparsi all'ultimissima chance.
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Austin, duello rusticano: Lewis contro Seb
Austin, scenario ideale per un Mondiale all'interno del Mondiale. Al di là del titolo, Hamilton e Vettel corrono per dimostrare chi è più forte.
Hamilton verso il Mondiale, ma Seb c'è
Hamilton ha in mano il proprio destino. Situazione psicologica ideale. Un compagno che non lo infastidisce. La squadra che lo appoggia incondizionatamente. Sorpreso (o aiutato) da una folata di vento, Ginetto ha completato il primo passo verso il mondiale: l'inglese chiude il proprio sabato come sperava. Pole, record del tracciato, ma Vettel c'è. A dispetto degli inconvenienti. Il tedesco è staccato di appena due decimi. Un verdetto affatto scontato considerate le difficoltà nel weekend. La Ferrari di Vettel è stata fermata da diversi contrattempi: prima un uscita di pista nella seconda sessione delle prove libere quando ha spiattellato le soft e rovinato la monoposto. Quindi il problema sull'avantreno con conseguente attesa e lavori quasi forzati ai box. Si temeva per la migliore messa a punto nelle qualifiche: un discriminante che ha penalizzato Raikkonen che è sempre il “vero” termometro delle effettive potenzialità della Ferrari. Monoposto ok, guidabile. E Vettel, come sempre ci ha messo del suo. Il terzo settore da record è un guanto di sfida.
Che... Bottas all'autostima del finlandese
Escono ridimensionati Bottas e la Red Bull. Non sono sul passo della Ferrari, ma possono dare fastidio. Bottas, in particolare, ha accarezzato a lungo il sogno prima della pole e poi della prima fila, svegliato bruscamente prima dal compagno di squadra poi dal guizzo di Vettel. Un calo inspiegabile dopo i giri da record nel primo settore. Il finlandese spera nel passo gara che dovrebbe essere superiore a quello della Ferrari. Sul ritmo qualifica, la rossa e le frecce d'argento hanno tenuto un passo pressoché identico. Alla lunga potrebbe essere diverso. Certo, avere la Ferrari accanto e la Red Bull ridosso, non aiuterà le frecce d'argento a trascorrere una domenica serena. Ma è solo il primo dei match ball.
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