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Haaland, l’AD Watzke parla chiaro: “Il Borussia gioca a calcio da 113 anni, 111 dei quali senza di lui…”

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L'amministratore delegato del Borussia Dortmund non si nasconde mai dietro un dito, neanche quando l'argomento è di quelli spinosi, come l'addio di Erling Braut Haaland...

Redazione Il Posticipo

Hans-Joachim Watzke è uno che parla molto chiaro. L'amministratore delegato del Borussia Dortmund non si nasconde mai dietro un dito, neanche quando l'argomento è di quelli spinosi, come l'addio di Erling Braut Haaland. Il norvegese sembra sulla via di Manchester, sponda City, ma questo non è poi un gran problema per i gialloneri. Parlando alla CNN, Watzke spiega che il club è abituato a situazioni simili e sa che molti di quelli che passano davanti al Muro Giallo prima o poi partono per altri lidi.

ANDARE E VENIRE - "Questo è il nostro modo di fare le cose, abbiamo un reparto che monitora giovani talenti tutti i giorni, ma è anche importante che quando i calciatori sono nel club crescano e credo che questo succeda nella maggior parte dei casi. A volte è anche emozionante, come lo è stato quando Mats Hummels mi ha detto che avrebbe lasciato il club dopo sette o otto anni, perchè è stato con noi per molto tempo e avevamo un rapporto speciale". Non sempre però va così, anzi. "Però spesso i giocatori stanno qui uno, due, tre anni e in un periodo del genere le emozioni non possono essere così profonde. Dunque è normale che i calciatori vadano e vengano. Se poi vogliono rimanere, va benissimo, a volte si trova un buon accordo, altre no. Quando abbiamo venduto Dembélé al Barcelona dopo poco tempo, è stato un affare molto buono. Quando Robert Lewandowski se n'è andato gratis non è stata una bella cosa, ma il calcio è così".

HAALAND - E ora, la situazione potrebbe ripetersi con Haaland. "È una decisione che spetta a Erling. Ha una clausola rescissoria e deve decidere se attivarla o no, ha tempo per dirci quello che vuole fare e quando sarà il momento lo farà. Ma noi abbiamo giocato a calcio per 113 anni, 111 dei quali senza Haaland. Avevamo Lewandowski e se n'è andato nel 2014, ma abbiamo giocato a calcio anche nel 2015, nel 2016, nel 2017... Poi è arrivato Aubameyang e dopo ancora Haaland. E potete stare certi che se Erling decide di andarsene, ne troveremo sicuramente un altro". Come? Anticipando tutti su talenti come Adeyemi... "Questo è l'unico modo di lavorare per noi, perchè quando un calciatore fa molto bene dobbiamo lottare le big, con grandi club che hanno dietro di loro oligarchi o fondi arabi. E questa battaglia non la possiamo vincere. Ma possiamo farlo quando si parla di un ragazzo di 18 anni come Jude Bellingham. A questo tipo di calciatori piace venire a giocare al Borussia Dortmund, perchè abbiamo sempre 80mila spettatori, c'è una bella atmosfera e sappiamo come gestire i giovani". E anche come venderli...a un ottimo prezzo!