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Haaland al City puntava…a spodestare gli Oasis: “Se vuole mettere gli ABBA nello spogliatoio, buona fortuna”

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Nelle sacre stanze del Manchester City i fratelli Gallagher potrebbero a breve vedersi spodestati...dagli ABBA. Tutta colpa (o merito, a seconda delle preferenze musicali) di Erling Braut Haaland. Ma una fonte del club avvisa il norvegese...

Redazione Il Posticipo

Haaland studia da re a Manchester, ma per quanto le sue reti stiano facendo sognare i tifosi del City, resta vietato toccare... i tasti sbagliati. In questo senso il centravanti, sebbene sia apprezzatissimo dai compagni, non può neanche lontanamente interferire nella playlist dei citizens. Il norvegese ama moltissimo gli Abba. Tuttavia, da quelle parti, come gli avrà spiegato anche suo padre, esiste solo un gruppo musicale. Gli Oasis, simbolo della Manchester blue oltre che della musica inglese.

Oasis contro ABBA

A dimostrarlo ci sono le tante clip nel corso degli anni in cui tutti, dai magazzinieri a Pep Guardiola (spesso con accanto Noel Gallagher) cantano "Don't look back in Anger" per festeggiare i trionfi dei Citizens. Con l'arrivo del colosso danese, i fratelli Gallagher hanno rischiato di vedersi spodestare dagli Abba. Lo ha rivelato qualche tempo fa  il Sun, spiegando che a Dortmund, dopo che il centravanti ha ammesso di essere un fan del gruppo svedese, la squadra celebrava le vittorie al ritmo di "The winner takes it all". E anche il muro giallo dei tifosi del Borussia, una volta venuto a sapere della predilezione musicale del suo bomber, ha spesso cantato la canzone degli ABBA al suo indirizzo.

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La lotta per la musica

Difficile che ciò possa ripetersi anche a Manchester dove gli Oasis sono venerati al pari della maglia.  Una fonte interna al club, interpellata al riguardo, ha scherzato spiegando che sarà complicato per il norvegese diventare...il DJ dell'Etihad. "Non posso far altro che augurargli buona fortuna a lui se vuole che i ragazzi mettano gli ABBA nello spogliatoio. É già successo qualcosa del genere e c'è stato il caos quando Pablo Zabaleta ha detto che avrebbe voluto sentire qualcosa  di diverso, preferendo la musica degli Status Quo. Certamente però è anche vero che Haaland è un ragazzone, quindi non so se nello spogliatoio ci sarà molta gente disposta a litigare con lui!".