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Lazio a…scuola Guida di VAR

La Lazio non va oltre il pari a Cagliari. Spicca il gesto tecnico di Immobile, ma anche la direzione di gara più che discutibile dell'arbitro Guida.

Redazione Il Posticipo

Lazio a….scuola Guida di VAR. Qualcosa, evidentemente, non quadra. Né nel protocollo, né nel metro di giudizio. L’arbitro è protagonista assoluto di un 2-2 che, per quanto visto in campo, al limite può essere anche giusto, ma è viziato dalla gestione del direttore di gara. Due pesi e due misure. Su Immobile e Felipe. Lo splendido gol del centravanti è una perla di accecante bellezza che però non fuga i dubbi su una direzione più che discutibile.

Guida, due pesi e due misure

Corre il minuti numero ventisette. Immobile servito in profondità è chiuso in sandwich fa Ceppitelli e Barella. Il contatto sembra evidente. Il centravanti va a terra e il pallone non cambia direzione. Lazio chiede il rigore ma Guida lascia proseguire mostrando a chiari gesti di aver visto e valutato con i suoi occhi la situazione. Come sua abitudine, del resto. Quindi ammonisce Immobile per proteste. Nel secondo tempo stesso atteggiamento. Malinteso fra Strakosha e Felipe, Pavoletti si inserisce ma è atterrato dal difensore con un ancata. Guida da pochi passi fa segno di proseguire. Identico atteggiamento adottato nel primo tempo. Questa volta, però, risponde agli input provenienti dalla postazione VAR. Gavillucci e Tegoni lo richiamano. E Guida torna sui suoi passi. Rigore per il Cagliari e 2-1. Decisione giusta, sia chiaro. Resta da capire, però, perché nel primo tempo l’arbitro non è intervenuto?

Che cosa è successo?

C’è evidentemente qualcosa che non va. In occasione del primo contatto Guida ha deciso di non fischiare il calcio di rigore con una certezza talmente assoluta da ammonire Immobile per proteste. Dunque i casi sono tre: o Guida ha deciso autonomamente. O ha ignorato chi era in postazione. Oppure anche chi era addetto al VAR lo ha accompagnato nella decisione che non fosse rigore. In qualsiasi caso, ancora una volta, non è ben chiaro come funzioni l'aiuto video. Chi controlla il controllore? Guida ha preso a priori l’ultima parola o gli è stata concessa? E se il VAR resta uno strumento che chi è in campo decide o meno di utilizzare, alla stregua di un cartellino, che senso ha? Ancora una volta le solite domande. L’unica certezza è che, ancora una volta, ci sia di mezzo la Lazio. Che con questa tecnologia, non è certo fortunata.