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Guardiola: “L’esperienza nel calcio è una bugia enorme, guardate il Milan a Istanbul… Messi è il mio Jordan”

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Il tecnico del Manchester City ha affrontato parecchi argomenti, tra cui Messi, Bielsa e la nazionale argentina. Come sempre, Pep ha risposto alla sua maniera, regalando qualche concetto che sicuramente farà rumore.

Redazione Il Posticipo

Pep Guardiola a tutto campo. Il tecnico del Manchester City ha parlato al podcast argentino La Primera Jugada e ha affrontato parecchi argomenti. Inutile dire che si è parlato di Messi, di Bielsa e anche della nazionale argentina. E il catalano ha risposto alla sua maniera, regalando qualche concetto che sicuramente farà rumore.

ESPERIENZA - Come quello sull'esperienza. Nel parlare dell'Albiceleste, si sottolineava come Scaloni, in fondo, non avesse poi dietro di sè così tanti anni da tecnico prima di vincere la Copa America, anzi. Eppure, spiega Guardiola, conta relativamente... "L'esperienza nel calcio è una bugia enorme. Io l'ho detto ai miei calciatori quando ero al Barcellona, quando ero al Bayern e ora qui al City. Nella finale di Champions League del 2005, il Milan era in vantaggio per 3-0 contro il Liverpool. I rossoneri avevano una squadra con calciatori che hanno combattuto mille battaglie: Cafu, Maldini, Dida, Nesta, Gattuso, Pirlo, Crespo, Inzaghi... e hanno perso la partita in venti minuti. E invece nella nazionale argentina l'entusiasmo di Scaloni ha dato al gruppo quello che serviva e hanno vinto la Copa America. Queste sono cose che non si possono analizzare, perchè sono un vero mistero".

MESSI E BIELSA - A proposito di Argentina, non si può non citare la Pulce... "Non è facile essere Messi, per la mia carriera è stato tutto, mi ha fatto essere più competitivo. Avevamo tante stelle e una chimica tra giovani e veterani che si trova una volta sola nella vita. Avevamo Xavi, Iniesta, Puyol... Senza di lui avremmo vinto, ma non così tanto. Per me Messi è come Michael Jordan per Phil Jackson, lui aveva il migliore e ha vinto sei anelli, io anche ho vinto perchè Leo rendeva le cose più semplici. E gli devo almeno una bottiglia di vino, visto che mi ha fatto avere contratti sempre migliori". E poi c'è Bielsa, da poco esonerato dal Leeds. Anche per lui, Pep ha parole di stima. “Ci sono cose di Marcelo che io non sono in grado di fare. Amo le sue conferenze stampa, le sue analisi post-partita... A me interessa poco chi vince e chi lotta per farlo. Mascherano, Milito, Batistuta, i giocatori del Leeds, mi interessa di quelli che parlano bene di lui. Dicono che abbia vinto poco... Dategli il mio Barcellona, poi vediamo se non avrebbe vinto di più...". Così parlò Guardiola. E ora...spazio alle polemiche, perchè con il catalano non mancano mai!