Guardiola in ogni caso ama i record. Centra l'ottava semifinale di Champions e riesce, finalmente, a liberarsi dall'incubo dei quarti di finale alla guida del Manchester City. Centra la semifinale con il City e può puntare a quattro titoli. Il tecnico ha analizzato a sua sfida ai microfoni di Sky Sport.

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Guardiola: “La semifinale è un sollievo. Adesso costruiamo la storia anche in Europa”
Guardiola centra l'ottava semifinale di Champions e riesce, finalmente, a liberarsi dall'incubo dei quarti di finale con il City.
ATTESA - Finalmente superato l'ostacolo. Un'attesa che sembrava, anzi, si era trasformata in una vera e propria ossessione. "Aspettavo questa semifinale da tempo. Questa competizione giudica il lavoro di un anno. Se si va avanti è l'anno buono, altrimenti no. Ed è un po' ingiusto. In campionato si gioca ogni tre giorni. Siamo stati brillantissimi, è un sollievo aver raggiunto la semifinale. Questa squadra ha compiuto progressi enormi negli ultimi anni ma non ha storia in Europa, la sta costruendo. Siamo felici. Abbiamo sofferto per molti, troppi anni e adesso ce lo vogliamo godere".

LIBERAZIONE - Una esultanza, al momento della rete di Foden, è stata quasi liberatoria. "L'abbraccio con Foden era di tutti. Anche i giocatori ci tenevano tanto. Abbiamo sofferto all'inizio la loro qualità in uscita di palla e ci hanno messo in difficoltà. Poi ci siamo risistemati e trovato continuità di gioco e preso la partita in mano". A questo punto è lecito sognare. "Abbiamo iniziato con tanti problemi, ci siamo adattati alla qualità di giocatori sacrificando un po' i principi di gioco. Da qui è iniziato tutto, poi però la qualità dei giocatori, come sempre, fa la differenza. Io non posso scendere in campo, posso solo guidare i ragazzi e le vittorie appartengono solo a loro. A questo punto c'è da pensare solo al Chelsea. Poi penseremo al PSG, sicuramente ce la giocheremo".
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