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Guardiola, dopo il 2023…niente nuovi club: “Il prossimo passo è una nazionale, ma prima devo riposarmi”

(Photo by Julian Finney/Getty Images)

Il manager del Manchester City campione di Inghilterra si vede bene da Commissario Tecnico? sì, ma prima avrà bisogno di prendersi una pausa dopo la fine del contratto con il club inglese...

Redazione Il Posticipo

Quando Pep Guardiola parla, non è mai banale. E come spiega AS, lo fa un po' ovunque. Come ospite della compagnia brasiliana XP Investimento. il tecnico del City ha parlato di affari, di economia, ma anche di calcio. Una delle molte domande verteva sulla possibilità che il catalano, prima o poi, possa approdare sulla panchina di una grande nazionale. E ogni riferimento al fatto che Guardiola sia spesso menzionato per quel che riguarda la successione di Tite alla guida dei verdeoro, è molto poco casuale. Ma il manager del Manchester City campione di Inghilterra si vede bene da Commissario Tecnico? A giudicare dalla sua risposta, forse sì.

RIPOSO - Ma prima, avrà bisogno di prendersi una pausa, come conferma lui stesso. "Una nazionale sarà il prossimo passo. Ma prima devo avere un po' di riposo dopo sette anni al Manchester City, ho bisogno di stare tranquillo e di andarmene a studiare, imparare da altri allenatori e poi magari intraprendere questa strada. Mi piacerebbe allenare agli Europei, alla Copa América o al Mondiale". Un messaggio che significa diverse cose. Che il tecnico ha intenzione di portare a termine il suo accordo con il City che scade nel 2023, che con tutta probabilità si prenderà un anno sabbatico e che i tanti club che sognano di averlo in panchina potrebbero rimanere delusi...

 (Getty Images)

BRASILE - Guardiola ha spiegato che non ha un'idea ben precisa su quale nazionale allenare, ma che è difficile per lui immaginarsi come commissario tecnico di una squadra "importante come il Brasile", anche perchè i verdeoro non hanno mai avuto un tecnico che non fosse brasiliano. E comunque, il catalano per Tite e per i suoi ha soltanto complimenti: "È una squadra fantastica, alcuni calciatori hanno giocato nei miei stessi club, altri sono stato avversari, ma parliamo di una nazionale meravigliosa. Il Brasile è costantemente una delle favorite quando c'è un torneo internazionale, è sempre stato così e sempre lo sarà". Parole che ai verdeoro possono andare anche bene. Almeno finchè la Canarinha non si troverà di fronte una nazionale allenata da Pep. A quel punto, non è poi così strano pensare che non saranno così felici...