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Manca la maglia di ricambio, il club di Cannavaro taglia gli stipendi ai magazzinieri

Siamo in Cina, paese leader nella produzione di materiali tessili e c’è chi rischia sanzioni per…una maglia. Sul banco degli imputati ci sono i magazzinieri del Guangzhou Evergrande.

Redazione Il Posticipo

In un campionato di cui spesso sentiamo parlare per le cifre da capogiro offerte ai giocatori, a mettere in crisi una squadra basta un oggetto del valore (di produzione) d’una decina d’euro al massimo. Una maglietta da gioco. Ora, come può un semplice capo d’abbigliamento mettere in ginocchio un club multimilionario? Beh, venendo a mancare, per esempio.

IL CAMBIO DELLA MAGLIA - Non capita spesso che nel corso di una partita un giocatore abbia bisogno di una maglietta di ricambio, ma quando si strappa in maniera vistosa, magari in seguito a una trattenuta non troppo regolare, è obbligatorio sostituirla. Quando ad un giocatore viene chiesta la maglia da due avversari, uno di questi può essere accontentato nell’intervallo e l’altro alla fine del secondo tempo. Oppure, come in questo caso, quando un giocatore sporca in maniera evidente la maglia di sangue, si è costretti al cambio. Cosa succede in questi casi?

I RESPONSABILI - Il cambio della maglia viene agevolato dai magazzinieri della squadra che con uno sprint si quasi-teletrasportano negli spogliatoi a prenderne una di riserva al giocatore che ne ha bisogno. Il Guangzhou Evergrande ha multato alcuni magazzinieri per negligenza. Non tanto per la fiacca nel suddetto scatto, né per averne presa una sbagliata. Non l’hanno proprio portata.

IL FATTACCIO - Il difensore ventinovenne Zhang Linpeng è costretto da una brutta botta a lasciare il campo momentaneamente. Il ragazzo si riprende e mister Fabio Cannavaro richiede all’arbitro di permetterne il rientro in campo. Il direttore di gara invita però lo staff a sostituire la maglia del giocatore perché macchiata di sangue. Il personale si mobilita ma la maglia non c’è. Passano i minuti e il Guangzhou ha un uomo in meno. Linpeng torna in campo dopo diversi minuti con una maglia, per così dire, rattoppata alla meno-peggio. Il suo cinque viene ricavato dal quindici di un compagno, con l'uno più o meno coperto.

LE CONSEGUENZE - Il club non la prende bene e comunica che i responsabili di tale negligenza saranno puniti con un abbassamento del livello contrattuale per aver causato danni d’immagine alla società. In effetti, come sottolineato in precedenza, per un club che naviga nell’oro sfigurare per una maglietta brucia e non poco. Una vera caduta...di stile.