Griezmann: “Non era facile con questo caldo. E non siamo più abituati al pubblico”

Attila Fiola spaventa, ma la Francia regge e Griezmann toglie le castagne dal fuoco alla grande favorita del torneo. Il gol del calciatore del Barcellona è preziosissimo nell'economia della sfida e dell'immediato futuro dei blues.. Il Piccolo Diavolo, in primis, permette alla Francia di non perdere in Ungheria. E poi consente ai campioni del mondo di assorbire senza troppi danni un mezzo scivolone che poteva avere conseguenze ben peggiori. Il pari permette comunque di conservare il vantaggio contro la Germania e di poter ancora pensare di centrare il primato nel girone.

PLATINI - Un gol importante, quello di Griezmann, che ha toccato quota 38 con la nazionale e si avvicina a Michel Platini, a sole tre reti di distanza ma il Piccolo Diavolo, come riportato dall'Equipe non pensa ai numeri. Il suo unico obiettivo è andare avanti nella competizione: "Questo inizio di Europeo mi ricorda un po' la Coppa del Mondo quando non abbiamo iniziato benissimo dal punto di vista del gioco e sofferto un po' nelle prime partite. Sapevamo benissimo che il nostro gruppo era uno dei più complicati, ma resto fiducioso nel primato. La nostra rosa può fare la differenza. Adesso dobbiamo solo riposare e pensare al Portogallo".

PUBBLICO - Sorprendente giocare contro una Ungheria così competitiva. "Avremmo dovuto essere cinici come accaduto contro la Germania ma è stata una partita parecchio complicata. Non adatta alle nostre caratteristiche, sia per il caldo elevato che per le condizioni del manto erboso, molto secco, duro e pesante. L'aria era caldissima. Non è stato facile". A proposito di temperatura. Il pubblico si è fatto sentire. " Non si può trascurare l'apporto del pubblico. Dopo quasi due anni, non eravamo più abituati a sentire gli effetti di uno stadio pieno. Siamo rimasti un po' bloccati e non siamo riusciti a sfruttare appieno le nostre potenzialità. Abbiamo pagato dazio. E questo dimostra che nel campionato Europeo non esistono partite facili. Tutte le nazionali sono competitive, compresa l'Ungheria. Non è mai scontato vincere".