Che la situazione nel campionato greco non fosse facilmente gestibile, con scontri tra le tifoserie all'ordine del giorno, era cosa chiara già da anni. Poi però ci ha pensato il presidente del PAOK Salonicco, il russo Ivan Savvidis, a far saltare di nuovo il banco. Il suo ingresso, con tanto di pistola ben visibile nella fondina, durante il finale del match contro l'AEK Atene, forse decisivo per l'assegnazione del titolo in una lotta a quattro che vede protagoniste anche Olympiacos e la sorpresa Atromitos, ha costretto il governo di Tsipras a ripetere la decisione già presa più volte negli ultimi anni. Campionato sospeso fino a data da destinarsi.
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Grecia, ci risiamo: campionato sospeso per la pistola di Savvidis
L'irruzione in campo dei tifosi del PAOK Salonicco durante la partita con l'AEK, con tanto di presidente del club con la pistola in tasca, costa cara a tutto il calcio greco. E non è la prima volta che accade.
Già altre sospensioni negli scorsi anni
Le volte scorse la sospensione è stata a...targhe alterne. Due settimane a inizio 2015, altre due nel 2016, sempre per intemperanze tra tifosi o per minacce ai direttori di gara. Del resto, i gruppi ultras greci sono abbastanza celebri in tutta Europa e i match casalinghi, soprattutto quelli più sentiti, spesso e volentieri sono teatro di scontri, aggressioni o fatti di cronaca ancora più gravi. Due anni fa, ad esempio, a fare le spese dalla violenza era stato il presidente degli arbitri greci, alla cui abitazione qualcuno ha ben pensato di appiccare un incendio, evidentemente per protesta contro le giacchette nere elleniche. Ora però, con la comparsa della pistola, il limite sembra davvero superato.
Ivan Savvidis: oligarca greco-russo e amico di Putin
Ma chi è Ivan Savvidis, presidente del PAOK? E cosa ci fa un oligarca russo alla guida del club greco? Beh, il cinquantottenne (presidente della comunità greca in Russia) è un ex parlamentare e fa parte della cerchia di politici molto vicini al presidente russo Putin. Savvidis guida la più potente industria del tabacco russa ed ha acquistato il PAOK nel 2012, pagando gli oltre dieci milioni di euro che il club di Salonicco doveva al fisco. Da quel momento in poi, l'oligarca ha spostato la maggior parte dei suoi interessi economici in Grecia, tra catene di hotel e interessi nell'editoria e nelle comunicazioni.
Il PAOK sogna il titolo che manca dal 1985
Da quando Savvidis ha preso in mano il PAOK, la squadra ha sempre mantenuto ottime posizioni nella Superleague greca, grazie anche a tecnici con esperienza internazionale in campo (come è stato Igor Tudor qualche stagione fa) o fuori, come l'attuale allenatore Razvan Lucescu, figlio di Mircea, commissario tecnico della nazionale turca. Non è ancora stato abbastanza per arrivare al titolo (che manca in bacheca dal 1985) e sarà forse per questo che alla rete annullata al novantesimo nella partita contro l'AEK, primo in classifica, tifosi e presidente non l'hanno presa benissimo e sono scesi in campo a protestare. Ora però il rischio concreto è che il campionato non venga proprio assegnato. Ma del resto, una pistola su un campo da calcio è qualcosa che nessuno vorrebbe mai vedere, men che meno il governo greco.
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