Luca Gotti, tecnico dello Spezia, in occasione di un evento dedicato agli sponsor, ha parlato dell'inizio della stagione e della sua idea di gestione del gruppo. Le sue parole sono riprese da cittadellospezia.


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Gotti, l’architetto dello Spezia: “Doso carico fisico e cognitivo e gestisco il gruppo come un’azienda”
GESTIONE
—Una stagione condizionata dai mondiali. "Sono contento per due miei ex calciatori laureatisi campioni del mondo, Molina e De Paul. Quanto alla sosta, non mi è dispiaciuto avere un periodo di stop, sebbene avessimo trovato un buon feeling. Ci troveremo di fronte a una variabile sconosciuta. Ho gestito il gruppo come fosse un'azienda. 30 calciatori, 19 nazionalità diverse, significa anche culture e modi di fare differenti. E nessuno è sbagliato rispetto ad un altro. A volte miscelare l’aspetto competitivo con il cooperativo non è facile. Doso con attenzione sia il carico fisico che cognitivo. Non possiamo riempire di nozioni calciatori che sono in campo tutti i giorni, né metterli troppo sotto pressione. Quando Maldini ha giocato a San Siro non gliel'ho detto, proprio per evitare che iniziasse a giocarsi la partita in testa. E comunque non è stata una scelta azzeccata, abbiamo perso".

GRUPPO
—Dal singolo al gruppo. Gotti si è soffermato anche sulla gestione dei calciatori in base a categorie e comportamenti. "In B e C ci sono tanti ottimi giocatori, ma la differenza è nell'attitudine mentale e nella disponibilità al miglioramento. La differenza è tutta nella testa. Quanto alla gestione del gruppo, c'è chi crea problemi, chi tende a risolverli e chi invece... fa la Svizzera e e si sposta da una parte o all'altra in relazione al clima che si crea. Chiaramente se si dà forza ai virtuosi, i neutrali si avvicinano verso i comportamenti giusti. Mi ispiro a Buckminister Fuller, un architetto. Diceva che di fronte a una realtà che non ci piace e non funziona si ha la tendenza di cambiare il modello, ma questo è un processo lento, faticoso e spesso non porta a risultati. Conviene crearne un altro che renda obsoleto il precedente e lo sostituisca naturalmente, ed è quello che provo a fare".
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