Molte cose sono opinabili nel mondo del calcio. Il talento non è una di queste cose, però. Il talento se c'è si vede. Che poi un giocatore si impegni moltissimo per nasconderlo bene è un altro discorso e sono molti, purtroppo, i giocatori potenzialmente fenomenali con questo limite caratteriale. Uno di questi è certamente Nicklas Bendtner. L'attaccante danese aveva la possibilità di scegliere se rimettersi a posto fisicamente e darsi una calmata fuori dal campo. Piuttosto, il classe '88 ha deciso di... lasciare il calcio.

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Goodbye, Lord Nicklas: Bendtner dà l’addio al calcio
Una lunga pausa per Nicklas Bendtner. L'attaccante danese aveva la possibilità di scegliere se rimettersi a posto fisicamente e darsi una calmata fuori dal campo. Piuttosto, il classe '88 ha deciso di... lasciare il calcio.
LA CARRIERA - Sono passati 12 anni da quando nel mondo del calcio quasi non si parlava d'altro. L'attaccante dell'Arsenal, il danese, è qualcosa di impressionante: forte fisicamente ma con una classe vista in pochi calciatori: "Dammi tre anni e sarò migliore di Zlatan Ibrahimovic", diceva in quello stesso anno a BT Sport lo stesso ragazzo. Niente di tutto ciò è successo. Sì perché da lì a tre anni Bendtner si è trovato in prestito al Sunderland prima e alla Juventus poi, due esperienze non proprio esaltanti. Poi Wolfsburg, Copenhagen e Nottingham Forest, l'ultima esperienza positiva in cui ha fatto 24 gol in 2 stagioni. Poi a Copenhagen, 6 presenze, 0 gol. Ora annuncia che la sua carriera calcistica è finita.

ADDIO - "Penso che ci vorrà del tempo per realizzare davvero che è finita. Ora devo trovare qualcos'altro su cui investire. Spero di trovare qualcosa che mi dia ciò che il calcio mi ha dato" dice l'attaccante nella serie-reality "Bendtner & Philine" di Discovery Plus, riporta BT Sport. "La sensazione prima di una partita e l'adrenalina che provi. È impossibile provare qualcosa di simile altrove". Le risse, le condanne l'incostanza, i suoi momenti no: tutto questo non riguarderà più il mondo del calcio da oggi in poi. Certo, rimane il solito rammarico per quello che avrebbe potuto essere. Non Ibrahimovic, magari ma la miglior versione di Bendtner sarebbe piaciuta sicuramente a tutti.
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