La Scaloneta è pronta al suo ultimo viaggio in Qatar. E il guidatore, Lionel Scaloni, è a un passo dalla gloria. Da calciatore l'argentino ha lasciato il segno, anche avendo giocato con il Deportivo La Coruña, il Maiorca, la Lazio, l'Atalanta e la nazionale, ma da allenatore si è ritrovato a far tornare l'Argentina a vincere un trofeo (la Copa America 2021) e a portarla alla finale della Coppa del Mondo. E dire che la panchina dell'Albiceleste è...la prima della sua carriera. Le esperienze precedenti erano a Siviglia come secondo di Sampaoli, che se lo è portato come assistente anche in nazionale. Poi dopo l'esonero del tecnico la federazione gli ha dato fiducia e il resto, come si suol dire in questi casi, è storia.


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Gli inizi di Scaloni? Le giovanili…della squadra vicino casa: “Gli servivano i crediti per il patentino…”
Le giovanili del Son Caliu
—Ma c'è una fase della carriera di Scaloni che nessuno sembra ricordare. Quella in cui, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, l'argentino doveva ottenere il patentino. E lo ha fatto anche...allenando per sei mesi una squadra di ragazzini vicino casa. Scaloni è rimasto a vivere a Maiorca e quando gli sono serviti crediti per le certificazioni da tecnico si è rimboccato le maniche e ha guidato le giovanili del Son Caliu, facendo anche da assistente per la prima squadra. E a Marca i suoi...superiori, il presidente Juan Muñoz, e il tecnico Gaby Nieto, raccontano quel periodo: "Gli servivano i crediti e la squadra giusta era questa", spiega il numero uno del club delle Baleari.
L'umiltà del tecnico
—E Nieto, che si ritrova come secondo un ex calciatore di un certo livello, ne approfitta. "Per me è stata una masterclass, ho imparato molto". Ma che tipo era Scaloni? Un team player, esattamente come è ora. "Si è adattato ai ragazzi e loro si sono adattati a lui. Certo, aveva un nome importante, ma non si è basato su quello. Ha lavorato con molta umiltà, era il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene". Il che può averlo aiutato nella gestione di campioni come Messi. "Quando inizi dal basso, ti diventa più facile anche lavorare con i migliori. E ha creato una squadra. Tutti difendono e tutti attaccano". E se dovesse sollevare la Coppa del Mondo, forse la porterà al Son Caliu. Dove potranno raccontare che un loro tecnico delle giovanili ha fatto la storia!
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