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Giggs torna sulla finale di Champions 1999: “Alla fine mi sono inginocchiato a piangere”

Nel weekend che avrebbe dovuto celebrare la finale di Champions c'è spazio per solo per i ricordi. Alcuni, però, sono indelebili, come quelli di Giggs se pensa alla finale del '99.

Redazione Il Posticipo

Nel weekend che avrebbe dovuto celebrare la finale di Champions c'è spazio per solo per i ricordi. Alcuni, però, sono indelebili, come quelli di Giggs, che in una lunga intervista rilasciata a Laureus.com rivive una delle finali più incredibili di tutti i tempi.

BARCELLONA - Al Camp Nou di Barcellona lo United di Sir Alex Ferguson piazza due gol in pieno recupero e si porta a casa una vittoria storica contro il Bayern Monaco che era già pronto a festeggiare. Giggs ricorda nitidamente quei minuti. "Non è stata certo la mia miglior prestazione, ma è impareggiabile per le emozioni provate. Al fischio finale mi sono inginocchiato e ho pianto. È stato un grande momento per lo United, c'era una grande pressione generata da una lunga attesa- Quella è stata la migliore squadra in cui ho giocato. E poi c'era Sir Alex Ferguson, davvero il più grande. Conosceva il calcio e giocatori. Urlava, ma sapeva anche abbracciarti".

MANAGER - La più grande influenza è stata quella del tecnico scozzese, ma Giggs  ha imparato anche da altri tecnici. "In Premer abbiamo allenatori fantastici come Klopp e Guardiola. Ho avuto la fortuna di allenarmi due anni con Van Gaal al Manchester United e ho imparato molto da loro. Per adesso Liverpool e City sono troppo avanti ma

speriamo che lo United colmi il gap e li raggiungerà, ma è giusto dire le cose come stanno. Il Liverpool è stato fantastico in questa stagione. Comunque adoravo affrontare Barcellona e Real Madrid, club che hanno la stessa filosofia del Manchester United. Tu ne segni due, noi ne facciamo tre.

GALLES - Da CT c'è un Europeo da giocare. Posticipato, ma servirà per fare esperienza. "Ho un sacco di bravi giovani giocatori nella mia squadra come Brooks, James ed  Ampadu. È fantastico ammirare i i giovani giocatori esplodere sulla scena e vederli impavidi. Lo diveva sempre anche Sir Alex. Entrate  in campo e divertitevi. E loro, semplicemente, non pensano troppo al gioco e si esprimono. E ripensi a quando anche io facevo così".