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Mai fidarsi di Gazza: lo scherzo a Gattuso nella settimana dell’Old Firm

Dopo vent'anni continua a riempirsi di divertenti particolari la storia dell'anno...in Erasmus di Rino Gattuso. Che nella sua esperienza ha avuto come compagno di squadra Paul Gascoigne, fonte infinita di risate.

Francesco Cavallini

Old Firm, basta la parola. Rangers e Celtic, Celtic e Rangers, a seconda, ovviamente, dell'affiliazione politica e religiosa. Un match che entusiasma gli scozzesi e che da sempre affascina anche chi il calcio anglosassone lo vede da lontano. Una partita intensa, piena di significati e molto, molto sentita. Lo sarà il prossimo, ma certamente lo era anche quello della stagione 1997/98, quando con la maglia dei protestanti Rangers giocava il cattolico Ringhio Gattuso. Un'annata storica, che dopo vent'anni continua a riempirsi di divertenti particolari dell'anno...in Erasmus dell'allenatore del Milan. Che nella sua esperienza ha avuto come compagno di squadra Paul Gascoigne, spesso e volentieri protagonista assoluto degli aneddoti.

Gattuso e la settimana dell'Old Firm

Se non fosse bastato lo scherzo di Gazza, che ha accolto Gattuso con un bel paio di mutande sporche lasciate sul suo posto nello spogliatoio dei Rangers, ad aggiungere una nuova perla della relazione tra Gascoigne e Gattuso in quella stagione in Scozia ci pensa una leggenda dei Rangers. Ally McCoist, ospite di un programma radiofonico in preparazione al derby di Glasgow, non ha potuto fare a meno di raccontare un episodio legato ad una settimana molto particolare per tutti i giocatori in maglia blu, soprattutto nell'anno di Rino. La preparazione all'Old Firm. Un match a cui nessuno vuole mancare, men che mai per colpa di uno stupido infortunio in allenamento.

Gascoigne, il peggior traduttore possibile

Motivo per cui a inizio settimana il tecnico dei Rangers Walter Smith mette subito in chiaro le cose: nei prossimi giorni niente interventi pericolosi, perchè per sfidare gli eterni rivali c'è bisogno di essere tutti al massimo delle forze. Il problema è spiegarlo a Gattuso, che con l'inglese non ha ancora questo ottimo rapporto e che in allenamento è, bontà sua, sempre uno dei più irruenti. E a quel punto Smith ha una pericolosa illuminazione, perchè decide di chiedere aiuto al riguardo a Paul Gascoigne. Del resto Gazza, con i suoi tre anni trascorsi alla Lazio, è certamente un traduttore possibile per Ringhio, almeno linguisticamente parlando. Peccato però che si stia parlando di Gazza, non esattamente il più affidabile degli uomini in rosa, dove tra l'altro ci sono anche Amoruso, Negri e Porrini, che forse potrebbero risultare più utili.

Scherzo riuscito alla perfezione

Ma alla fine il prescelto è Gascoigne e l'inglese assolve il suo compito alla perfezione, prendendo da parte Rino e spiegandogli cosa voleva dirgli l'allenatore. Cioè che l'Old Firm è una partita da uomini duri, che non bisogna mai tirare indietro la gamba e che se Gattuso non dimostrerà in allenamento la cattiveria agonistica necessaria, Smith sarà costretto a tenerlo in panchina per il match contro il Celtic. Ed il piano di Gazza, che praticamente ha appena invitato a nozze Ringhio, funziona a meraviglia. Al punto che a distanza di vent'anni McCoist ancora non riesce a trattenere le lacrime dalle risate ripensando ai tackle omicidi del giovanissimo Gattuso in quella settimana, con Gascoigne che ogni volta se la ride in disparte. Ma tutto è bene ciò che finisce bene, perchè alla fine Ringhio il derby lo gioca e lo vince. E i sorrisi di Rino e di Gazza, a quel punto, diventano ancora più luminosi. Esattamente come lo sono ancora oggi.