
Il declino del Valencia. Dalla finale di Champions League a consolidata realtà europea fino a lottare per la salvezza in Liga. AS ha ricostruito le vicende che hanno portato la squadra spagnola a due dita soltanto dal fondo.
calcio
NAPLES, ITALY - MAY 23: Gennaro Gattuso, Head Coach of SSC Napoli looks on prior to the Serie A match between SSC Napoli and Hellas Verona FC at Stadio Diego Armando Maradona on May 23, 2021 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il declino del Valencia. Dalla finale di Champions League a consolidata realtà europea fino a lottare per la salvezza in Liga. AS ha ricostruito le vicende che hanno portato la squadra spagnola a due dita soltanto dal fondo.
Economicamente, la bolla immobiliare del 2008 ha devastato il club di i Juan Soler. Dopo varie peripezie, nel 2014 Peter Lim, investitore di Singapore e capo di Meriton Holdings, ha acquistato il Valencia per 94 milioni di euro. Inizialmente ha investito 94 milioni di euro in azioni e concesso una linea di credito di 100 milioni che ha portato, tra l'altro, agli acquisti di Cancelo, Rodrigo , André Gomes o Álvaro Negredo. Il primo anno il suo Valencia ha raggiunto la Champions League. Da allora però iniziò a mettere a verbale la sua filosofia: vendere calciatori e scommettere su giovani. Risultato non all'altezza delle aspettative. In otto anni, compreso Gattuso, il Valencia ha avuto dieci allenatori e sei direttori sportivi, ma il progetto non è mai decollato.
Il disastro sportivo si è accompagnato a quello economico. Il Valencia ha chiuso con perdite sette degli ultimi otto anni (180 milioni in totale). Il suo fatturato è stato ridotto da quasi 200 milioni a meno di 100 e il suo debito a medio e lungo termine è di circa 350 milioni (nonostante il club rispetti i pagamenti). Lim possiede il 91% del capitale sociale del Valencia e ha investito nel club 255 milioni tra acquisto di quote e prestiti che sta capitalizzando. La sua forza economica (1292° al mondo nella classifica Forbes) serve a dare ossigeno al club. E nel 2019, Lim ha distrutto in pochi mesi il suo unico Valencia vincente, campione di Coppa del Rey e semifinalista di Europa League. Quando è arrivato Lim, il Valencia era 12° per coefficiente UEFA, oggi è 44°. Anche le prospettive non sono rosee. Il Valencia non mette piede in Europa da tre stagioni e il prossimo con ogno probabilità sarà il quarto, anche se al momento il vero obiettivo è salvare la categoria. Quando Lim arrivò al Valencia, il club occupava la terza posizione nella classifica storica L'IFFHS, la stessa associazione che nel 2004 lo definì miglior club dell'anno, lo colloca 19 anni dopo al 156° posto e sta scendendo senza freni
© RIPRODUZIONE RISERVATA