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Gasperini: “Non mi dimetto. L’Atalanta non può vincere e ci ha messo del suo ma ci sono 15 episodi VAR…”

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Il tecnico a ruota libera.

Redazione Il Posticipo

Gasperini a ruota libera a margine dell'evento Tennis Vip alla Cittadella dello Sport di Bergamo. Il tecnico ha parlato ai cronisti affrontando tutti gli argomenti più caldi.

DIMISSIONI - Si è parlato di dimissioni. "Ho letto, ed ecco perché non faccio più le conferenze. Le parole e i pensieri sono spesso capovolti o trasformati. Nessuno ha parlato con me, ma si parlava di addio e che volessi cambiare anche 20 giocatori. Credo che sia necessaria una maggiore serietà. Accetto le critiche, ma non che si parli con la mia voce. Chi ha altre idee le esponga senza mettermi in mezzo, anche perché se ho da dire qualcosa non mi tiro indietro".

STRADE -  Gasperini ha parato anche di prospettive di mercato. "A mio avviso ci sono tre strade. La prima, potenziare immediatamente la squadra con l'innesto di uno o più top player come è successo con Muriel e Zapata. L'alternativa è un ringiovanimento della rosa che mi sembra arrivata un po' in là. Gli attuali profili che possono portare alle famose plusvalenze sono Scalvini e  Koopmeiners, per età. La terza strada è restare alla finestra e decidere di andare avanti così. Chiaramente le scelte e le valutazioni saranno fatte in camera caritatis, in base alle possibilità. Non mi intrometto, ho sempre rispettato il lavoro dello scouting".

PROSPETTIVE - La Dea ha mancato la vittoria di un titolo in questo ciclo sfiorando due volte la Coppa Italia: "Spero di essere smentito ma questa squadra non è competitiva per vincere. Non è giustificabile parlare di scudetto e Champions dopo aver totalizzato 22 punti in 21 partite. E comunque ci sono stati anche elementi che ci hanno condizionato. Mi dispiace che su dodici partite si siano verificati quindici episodi da VAR senza che nessuno abbia preso le parti della squadra. Dobbiamo invece fare mea culpa per aver perso con Cagliari ed Empoli e pareggiato con la Salernitana. Per il futuro occorre risolvere un bel rompicapo. Ringiovanire troppo la squadra potrebbe inficiare sulla competitività. Se si vuole un instant team servono investimenti. Insomma è difficile. Ciò non significa che non daremo il massimo, ma questa è una situazione che andrà affrontata".