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Pékerman e la Colombia, un addio furioso: “Quante bugie e cattiverie su di me…”

Pékerman furioso con la stampa colombiana. L'ormai ex CT dei "Cafeteros" lascia la nazionale con dichiarazioni piuttosto polemiche...

Redazione Il Posticipo

È tempo di addio alle nazionali. Dopo il Mondiale, storicamente, si chiudono i cicli. E non solo quelli dei calciatori, ma anche degli allenatori. José Néstor Pékerman ha annunciato che non continuerà ad allenare la nazionale colombiana, chiudendo così un'era lunga sei anni. E lo fa con qualche punto di polemica, non tanto con la Federazione, quanto con la stampa, così come riporta il sito infobae.

CICLO – Sotto la guida di Pékerman, la Colombia è tornata ad essere una squadra importante. Due mondiali, un quarto di finale e un ottavo, sfiorando ancora una volta la “top eight” sfumata solo ai calci di rigore contro l’Inghilterra. Qualche rimpianto per la Copa America e anche per Russia 2018, considerando che l’Inghilterra è entrata poi nelle prime quattro. Nessun disaccordo, comunque, fra la Federazione colombiana e il tecnico. Si tratta di un addio maturato perché, semplicemente, non vi erano più le condizioni per andare avanti.

PRECISAZIONI- In questo senso l’ormai quasi ex commissario tecnico della Colombia ha voluto chiarire diversi punti: in primis, la serenità delle parti. “Non c'erano le condizioni per continuare, c'è chi ha fatto molti danni alla squadra nazionale. In tanti sostengono la squadra nazionale ovunque si trovino, ma la quantità di bugie e cattiverie che sono state dette su di me mi hanno deluso”. I motivi che hanno portato all’addio sono personali. “Vado via perché ho motivi privati che mi spingono a farlo e non ho alcuna offerta. Il mio contratto è finito, non sono in trattativa con altre squadre. Vivo ancora in Colombia, non ho lasciato Bogotá, ero solo fuori dal paese per quattro giorni”. Pékerman ha dovuto subire diverse critiche, comprese quelle di non essere stato sempre presente nel periodo post mondiale, con qualcuno che sosteneva che il CT fosse alla ricerca di un'altra panchina. In particolare, quella dell'Albiceleste. Altre bugie... “In quel periodo ho perso mia madre, credo fosse una spiegazione sufficiente per non potere restare in Colombia. Anche quanto è accaduto in questi giorni mi ha fatto pensare e non c’e modo di proseguire”. Addio, dunque, tra le polemiche. Ma al di là di tutto, nel futuro del tecnico c'è l'Argentina?