Non c'è niente da fare: che vinca o che perda, che sia assunto o esonerato, che protegga i giocatori o che sbraiti contro di loro, non c'è modo di NON parlare di Josè Mourinho. Il motivo? Semplice: è lo Special One. Mou è davvero speciale, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che è uno dei personaggi più imitati dai comici, sempre uno dei nomi più caldi quando c'è una panchina traballante in un grande club, uno dei personaggi più ricercati dalle emittenti televisive internazionali per fare analisi sportiva. Proprio per quest'ultimo motivo, Josè Mourinho, ora che non è vincolato da impegni di club, è spesso in viaggio per andare come ospite in trasmissioni che si occupano di calcio e la tappa fissa è il Qatar. Destinazione, quella, che però fa riflettere: e se andasse lì per...farsi notare dalla dirigenza del Paris Saint-Germain?
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Frequenti viaggi in Qatar: Josè Mourinho vuole farsi notare dal Paris Saint-Germain?
Molti curiosi hanno cominciato a farsi qualche domanda sulla vera natura dei frequenti viaggi di Mourinho in Qatar. Solo per il lavoro in televisione? Molti pensano che stia trattando con la dirigenza del PSG...
PERCHÉ SÌ - Questa pulce nell'orecchio del mondo del calcio è stata messa dal Daily Record che pone sul tavolo l'ipotesi e, anzi, ipotizza che il portoghese si sia già seduto al tavolo con una delegazione del club per trattare. Del resto lo Special One è conosciuto come uno degli allenatori che ha il 'vizietto' di vincere in qualsiasi campionato vada e potrebbe covare il desiderio di aggiungere una bandiera alla propria valigia e un trofeo nazionale alla propria bacheca personale. Certo, il titolo nazionale, anche con l'attuale tecnico, non è un problema per il club della capitale francese. Il cruccio più grande del PSG è quello di non riuscire, nonostante gli investimenti mostruosi fatti, a vincere la Champions League e Mourinho è uno di quegli allenatori che con la massima competizione europea ha una certa confidenza.
PERCHÉ NO - Certo, l'atterraggio al Charles De Gaulle di Mourinho, dati alla mano, potrebbe non essere così assurdo ma ci sono anche degli altri fattori da prendere in considerazione. Mourinho, nel 2016, era già stato accostato al PSG e secondo la testimonianza di un suo amico stretto aveva già "un piede e mezzo a Parigi" ma alla fine non ha saputo rifiutare l'offerta del Manchester United. I francesi hanno optato per Emery e poi hanno assunto, per volontà diretta del presidente Nasser Al-Kealaïfi, Tomas Tuchel. Nonostante l'uscita traumatica dalla Champions League, ironia della sorte, proprio per mano dello United, Tuchel non sembra essere nei guai forse proprio per via della stima che gode dal numero uno del club. Inoltre, Mourinho ha detto più di una volta, dopo l'ultimo esonero, che per accettare una sfida ha bisogno di trovare un ambiente "empatico" pronto a collaborare e la vicenda Rabiot (che sembra trascinare molti altri giocatori nel malcontento) potrebbe non fornirgli molte garanzie a riguardo.
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