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Francia, via agli stati generali… sugli arbitraggi

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In Italia ci si interroga sulle linee guida, in Francia sono già arrivati... ad ammonire gli arbitri.

Redazione Il Posticipo

Quando i punti iniziano a pesare... tutto il mondo il paese. E mentre in Italia ci si interroga sulle linee guida, in Francia sono già arrivati... ad ammonire gli arbitri. A tal punto, come riporta l'Equipe, da indire una tavola rotonda. Una sorta di Stati Generali legati a risolvere il malcontento legato alle direzioni di gara.

TENSIONI -  Dall'inizio della stagione si sono moltiplicate le tensioni e le incomprensioni tra i vari giocatori sul terreno della Ligue 1 e della Ligue 2. Non passa settimana, anche oltralpe, senza che venga segnalato un errore arbitrale, scatenante una polemica, nonostante l'utilizzo della VAR. A quanto risulta al quotidiano francese, si è quasi arrivati al punto di rottura. Il patto di reciproca fiducia stretto tra Pascal Garibian, direttore tecnico arbitrale (DTA), e la dirigenza della Lega sembra essersi infranto. A tal punto che in Lega avrebbero anche cercato di estromettere il responsabile dei direttori di gara. Insomma, una questione politica, oltre che sportiva. Per porre rimedio a questa situazione e allentare le tensioni, all'interno della Lega Calcio è stato costituito un gruppo di lavoro sull'arbitrato, guidato da Jean-Pierre Rivère, presidente del Nizza.

INCONTRO -  Secondo le informazioni del quotidiano L'Équipe, il 12 ottobre si è tenuto un primo incontro, che ha riunito rappresentanti di Lega, Federazione e arbitri, un secondo è già previsto per metà novembre. Il progetto avviato dal gruppo di lavoro prevede un chiarimento immediato su alcuni punti. In primis, sulla mancanza di dialogo e su quali siano i meccanismi di promozione e retrocessioni degli arbitri. E poi c'è ovviamente il capitolo VAR. Occorre migliorarlo, attraverso linee guida chiare e univoche. Ultimo, ma non per importanza, il costo legato alla gestione del sistema arbitrale: il costo si aggira sui 24 milioni di euro. 16 per gli arbitri, 6 per il var e 2 per la goal line technology. Sul tavolo, anche la proposta legata alla preparazione atletica. L'arbitro oggi deve correre quanto un atleta di livello medio alto. I club preferiscono siano più psicologi che atleti e siano capaci di spiegare in modo convincente le loro decisioni. In questo senso, non è esclusa anche la possibilità di ottenere chiarimenti attraverso un sistema audio.